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CorSera – Clausole, blindatura o via di fuga? Quella di Icardi…

Simona Castellano

L'edizione odierna del Corriere della Sera si sofferma sulle clausole inserite all'interno dei contratti di diversi giocatori di Serie A.

L'edizione odierna del Corriere della Sera si sofferma sulle clausole inserite all'interno dei contratti di diversi giocatori di Serie A.

"È l’ultima tendenza del calciomercato, in quanto trend diffuso ormai applicato a campioni come a giocatori di medio livello, ad attaccanti ma pure ad allenatori. La clausola viene inserita per evitare scippi a basso costo: il presidente del Torino Urbano Cairo si è di recente pentito di aver fissato a 100 milioni il prezzo per l’estero del Gallo Belotti. Chi a dicembre poteva immaginare che il rendimento dell’attaccante fosse così continuo da creare il trono di capocannoniere con 25 gol?", si legge sul Corriere.

Su quella di Mauro Icardi il quotidiano scrive: "Può essere contemplata, al momento di un prolungamento di contratto «sofferto», per offrire al giocatore una possibile via di fuga futura. Dopo i fuochi d’artificio di Wanda Nara che l’estate scorsa rese un reality la trattativa con il Napoli, l’Inter a ottobre ha allungato il matrimonio con Icardi ponendo la clausola di 110 milioni (per squadre non italiane) ed esercitabile entro il 20 luglio".

"Gli allenatori la temono: vederla applicata ai propri giocatori sottintende una mancanza di progettualità. Se tutti hanno un prezzo nessuno è incedibile. Poi certo, come extrema ratio, esiste sempre la volontà del giocatore, libero fino all’ultimo di rifiutare il trasferimento e rispondere «no grazie». Sperarlo è auspicabile ma chi ci crede è perduto", conclude il Corriere della Sera.

(Fonte: Corriere della Sera)