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"Una fede d’acciaio: in Dio, certo, ma anche nel suo gruppo di giocatori, che ricambiano con lo stesso spirito, come se non ci fosse un domani. Sergio Conceiçao ci riprova e a giudicare da come è andata nei due precedenti con Roma e Juve, per l’Inter domani c’è da preoccuparsi. I quarti, che ai nerazzurri mancano dal 2011, il tecnico portoghese li ha raggiunti due volte dal 2017, partendo sempre a fari spenti e festeggiando a colpi di clacson". Apre così l'articolo del Corriere della Sera in merito a Sergio Conceiçao, pronto a sfidare l'Inter nella gara di ritorno al Do Dragao.
"Dietro la fluida parlata in italiano e la simpatia della vecchia conoscenza per la quale «il vostro Paese è la mia seconda casa», si nasconde un allenatore ambizioso, molto esigente prima di tutto con se stesso. E con una storia personale dolorosa che ne ha forgiato il carattere e lo ha legato in maniera indissolubile al club dei Dragoni, dal quale prima o poi si staccherà, magari proprio per allenare in Italia, dato che era già stato vicino al Napoli e nei pensieri della stessa Inter, prima che la scelta ricadesse su Inzaghi", aggiunge poi il CorSera.
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