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Il CorSera su Conte: “Ieri, a differenza del solito, il tecnico dell’Inter è sembrato…”

Matteo Pifferi

Il quotidiano analizza la vittoria dell'Inter sulla Fiorentina

"A volte è sufficiente saper cogliere l’attimo. Dusan Vlahovic, classe 2000, che l’Inter l’aveva punita in campionato, ha sul piede destro la palla del possibile 2-1 per la Fiorentina a metà del secondo tempo ma ritarda il tiro e concede a Handanovic il tempo di una superba uscita. Tre minuti dopo Nicolò Barella, di appena tre anni più grande del serbo, sotto gli occhi di Mancini si inventa il gol che regala all’Inter la doppia semifinale di Coppa Italia con il Napoli". Apre così l'articolo del Corriere della Sera in merito al passaggio del turno dell'Inter in Coppa Italia dopo la vittoria per 2-1 sulla Fiorentina. "Conte, apparso meno elettrico del solito, riparte dopo tre pareggi e si gode il debutto a metà ripresa di Eriksen, applaudito da tutto lo stadio, l’uomo che deve aiutare i nerazzurri nella rincorsa allo scudetto", prosegue il quotidiano.

ESPERIMENTO TREQUARTISTA - Il Corriere della Sera, poi, analizza così la scelta di Conte di puntare sul 3-4-1-2 con Sanchez trequartista: "Conte sceglie Sanchez dietro le punte Lukaku e Lautaro e la piccola rivoluzione sembra propedeutica all’inserimento di Eriksen, il colpo grosso di gennaio. In campo lo spettacolo è modesto, condizionato dalle pessime condizioni del prato alla seconda partita in ventiquattrore. I nerazzurri sono spenti e svogliati, attaccano piano, senza intensità, senza mai cambiare passo, senza gli inserimenti dei centrocampisti. Lukaku viene quasi sempre anticipato da quel vecchio marpione di Caceres, Vecino commette troppi falli e la spinta sulle fasce è modesta".

SECONDO TEMPO - La ripresa, invece, è di un altro livello: "Il secondo tempo riappacifica con il calcio i 51 mila di San Siro. Niente di straordinario, sia chiaro. Ma almeno la partita è viva. L’Inter, rinfrancata dal gol, ci mette un po’ più di energia, alza il pressing, prova a chiuderla. Il pareggio di Caceres, colpo di testa in sospensione su Lautaro, è il primo tiro nello specchio della porta nerazzurra e il premio all’intraprendenza viola. Vlahovic, liberato a centro area da Chiesa, perde l’attimo e si fa stregare dalla perfetta uscita di Handanovic. Tre minuti dopo Barella con un portentoso tiro al volo dal limite impone la legge dell’Inter, che adesso dovrà districarsi tra mille impegni (c’è anche l’Europa League in arrivo). Intanto però dà una risposta importante dopo qualche partita poco convincente