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CorSera – D’Ambrosio pagato come R.Carlos. Thohir ha capito di aver…

Forse le parole di Massimo Moratti, dopo la cena di lunedì con Erick Thohir, presente il figlio Angelomario, hanno lasciato il segno. «I momenti difficili si possono superare credendoci. La serietà e il lavoro pagano sempre. La strada per...

Francesco Parrone

Forse le parole di Massimo Moratti, dopo la cena di lunedì con Erick Thohir, presente il figlio Angelomario, hanno lasciato il segno. «I momenti difficili si possono superare credendoci. La serietà e il lavoro pagano sempre. La strada per uscire si trova, anche se con fatica». Di certo Erick Thohir ha deciso di muoversi per provare a rafforzare l’Inter. Il pareggio di domenica con il Catania, l’atteggiamento conflittuale dei tifosi, l’incontro con i Moratti (nessun consiglio, ma una sintesi di che cosa significhi avere la responsabilità di guidare l’Inter), le indicazioni di Mazzarri, l’infortunio di Cambiasso (stiramento al bicipite femorale sinistro, starà fuori almeno un mese) sono tutti elementi che hanno convinto il presidente a un cambio di passo, dopo aver temporeggiato per tutto gennaio.

Il quadro in sintesi. Oggi Danilo D’Ambrosio, 25 anni e mezzo, sarà un giocatore dell’Inter a tutti gli effetti. Definiti anche gli ultimi dettagli: comproprietà di Marco Benassi (che resta al Livorno), prestito del PrimaveraMatteo Colombi (attaccante), conguaglio di 1,750 milioni di euro. Anche tenendo presente la plusvalenza su Benassi, è una valutazione da Roberto Carlos, per un giocatore già messo fuori rosa dal Torino e in scadenza di contratto (a giugno sarebbe arrivato gratis). D’altronde, si è visto anche Alvaro Pereira acquistato nel 2012 per 12 milioni di euro dal Porto e ora ceduto in prestito al San Paolo e dunque è inutile sorprendersi.

Capitolo Hernanes. Thohir ha rotto gli indugi a metà giornata e ha incontrato Lotito in un albergo di Milano. Colloquio rapido, che ha aperto la strada alla trattativa per il passaggio in nerazzurro del «profeta», 28 anni, brasiliano, che Mazzarri aveva già chiesto in estate. La trattativa è partita da una valutazione fra i 10 e i 12 milioni di euro più Mbaye, il difensore senegalese ora al Livorno, dopo aver vinto il campionato con la Primavera nel 2012, insieme con Longo, che è tornato a giocare in Spagna. La Lazio non ha ancora dato una risposta chiara all’Inter e non ha mai contattato il procuratore di Mbaye, per sistemare il contratto. Nel frattempo Ranocchia, acquistato nel gennaio 2011, insieme con Pazzini e Nagatomo, sta per essere ceduto in prestito secco (né con diritto, né con obbligo di riscatto) al Galatasaray.Operazione che dovrebbe fruttare al massimo 1,5 milioni di euro. Mancini lo ha richiesto, perché è convinto che, liberato dalla pressione interista, possa fare grandi cose e soprattutto perché può giocare in Champions League. A giugno, dopo essere tornato all’Inter, chiederà di essere ceduto e la destinazione più probabile è facile da immaginare: la Juve

Discorso simile per Fredy Guarin. Il suo procuratore, Marcelo Ferreyra, ha chiesto un incontro a Thohir: «Mi bastano cinque minuti e un incontro privato per parlare della situazione. Non siamo stati noi a fare la trattativa, da quel giorno nessun dirigente ha più chiamato me o Guarin, che ora vive male questa situazione». La società ha fatto sapere al colombiano che è da escludere per quest’anno un trasferimento a squadre italiane, Juve compresa, unica destinazione gradita al giocatore (che ha rifiutato il Galatasaray); a giugno si vedrà. Nella giornata, Thohir ha avuto continui incontri di natura economico-finanziaria anche con i rappresentanti delle banche. Forse si sta rendendo conto di aver pagato l’Inter meno della metà di quello che avrebbe dovuto versare se la società fosse stata senza debiti: 250 milioni (Moratti in pratica non ha voluto niente per sé) invece di 500. Oggi il lavoro prosegue e la Juve si avvicina.