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CorSera – De Boer e la sua seconda vita dopo la Juve. L’olandese ha imparato…

Dopo la Juve il tecnico olandese cerca conferme a Empoli

Francesco Parrone

Secondo il quotidiano Corriere della Sera, il tecnico nerazzurro ha la possibilità di ripartire dopo un inizio difficile e la vittoria sui bianconeri: "La vittoria sulla Juventus ha trasformato un funerale annunciato in una santificazione da vivo. Il calcio è così, vive di eccessi, lontanissimi dall’equilibrio di Frank De Boer. «Sono una persona onesta, dico le cose in faccia e tratto i giocatori tutti allo stesso modo». Non è un marziano, sa che il successo sulla Juve gli ha regalato una seconda vita: è passato dal possibile esonero all’esaltazione. Ride ripensando alla vigilia con i bianconeri.

«Sabato scorso ero quasi morto. La pressione è normale in un grande club, però quando si vincono partite così è molto bello, soprattutto perché si fa felice la gente». C’è però un gesto che ha colpito De Boer più di altri: la festa organizzata dal patron cinese Jindong Zhang. «Era preparata e l’avremmo fatta comunque, anche se avessimo perso: significa che siamo uniti e che siamo tutti insieme per questo progetto». Il collante però sono sempre e solo i risultati e l’Inter dopo l’exploit è a caccia della continuità. Stasera a Empoli e domenica con il Bologna la necessità è di portare a casa due vittorie. «L’atteggiamento deve essere giusto, lo stesso visto con la Juve. Non cambierò modulo per l’assenza di Banega».

L’argentino è squalificato e farà spazio a Kondogbia, lasciato fuori nelle ultime due partite di campionato con Pescara e Juve e inutilizzabile in coppa. «Solo dopo la partita di Empoli saprò a che punto è la mia squadra. L’obiettivo è dominare il gioco, come abbiamo fatto a San Siro». È il primo esame di maturità per l’Inter e per De Boer che ora deve confrontarsi anche con le attese dei tifosi, più alte dopo una vittoria importante. «Possiamo parlare di scudetto, ma oggi sono discorsi che mi interessano poco. A che serve quando mancano così tante gare? Quando saremo a cinque partite dal termine valuteremo dove siamo e dove possiamo arrivare. Certo l’Inter è forte, fortissima, e la qualità è importante ma non serve senza lavoro e continuità».

Dalla settimana che poteva cancellarlo e che l’ha invece confermato, De Boer ha anche imparato una lezione sul turnover: va dosato. A centrocampo rientra Kondogbia, davanti parte Perisic, qualche dubbio resta sui terzini, il punto debole della squadra che partirà questa mattina per Empoli. Ieri i giocatori non sono rimasti in ritiro ad Appiano Gentile, ma hanno dormito a casa. La novità è però la prima convocazione di Gabigol: il 19enne brasiliano ha impressionato De Boer in allenamento. Il tecnico però il suo leader l’ha già individuato: Icardi. «Merita tutti i giorni di essere il nostro capitano per quello che fa». L’opposto di Brozovic, finito ai margini per ragioni comportamentali, «ma anche per lui la porta è sempre aperta».

La partita con l’Empoli la vedrà però dal divano. E non ci sarà neppure Thohir. «Dobbiamo tornare tra i 10 top club del mondo. Credo che l’Inter abbia preso una nuova direzione». Direzione Cina".

(Fonte: Guido De Caroli, Corriere della Sera 21/09/16)

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