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CorSera: “A Lecce segnali di democrazia inzaghiana: talmente tanto calcio che…”

Matteo Pifferi Redattore 
L'analisi del Corriere della Sera in merito alla netta vittoria dell'Inter sul campo del Lecce: Inzaghi sorride

"C'è talmente tanto calcio dentro questa Inter — anzi dentro queste Inter perché a Lecce c’erano 7 titolari diversi rispetto alla Champions — che la tentazione di considerare lo scudetto della seconda stella già in tasca dei nerazzurri è fortissima, nonostante manchino tre mesi alla fine del campionato". Apre così l'articolo del Corriere della Sera in merito alla netta vittoria dell'Inter contro il Lecce.

"L’ennesimo crash-test mercoledì a San Siro nel recupero contro l’Atalanta può lanciare la squadra di Inzaghi a 12 punti sulla seconda, ma l’allenatore fuggitivo respinge l’idea di un match point anche dopo la decima vittoria su dieci nel 2024. Al di là del gioco delle parti e dei numeri — che sono da record perché la proiezione attuale è di 100 punti e la differenza reti è di 51 gol — l’Inter sembra in controllo totale della sua potente macchina, capace di lasciare il segno su ogni circuito: su quello salentino carico di pioggia, Inzaghi fa un altro passo in avanti ottenendo la miglior prestazione dell’Inter-bis, quella cioè caratterizzata dal grande turnover", aggiunge il CorSera.

Emblematico del grande lavoro fatto da Inzaghi su tutta la squadra è il secondo gol. "L'azione parte da Audero, passa per Asllani, si sviluppa con una lunga galoppata di Bisseck e poi con Sanchez che detta i tempi in area e confeziona un pallone perfetto per l’inserimento di Frattesi. Tutti e cinque i protagonisti sono impiegati poco, ma sono profondamente inseriti nello spartito di Inzaghi, segno inequivocabile di alcuni aspetti chiave: ad Appiano si lavora tanto e il gruppo assorbe come una spugna le proposte dell’allenatore, bravo a tenere tutti sulla corda, alternando con intelligenza severità e sorrisi per non stressare giocatori con l’agenda ingolfata e tante pressioni. È la democrazia inzaghiana, fatta di idee convincenti e di principi solidi: un sistema di governo illuminato instaurato da un tecnico ancora giovane, che dimostra lui stesso di essere cresciuto e probabilmente di avere ancora dei margini di miglioramento. Così anche vedere Asllani che di esterno lancia Lautaro per il primo gol o Frattesi che manda in buca Lautaro per il 3-0 (il quarto è di De Vrij di testa su corner di Dimarco), non solo non è più una sorpresa, ma è la conferma che anche i sogni di questa Inter possono essere extralarge", chiosa il quotidiano.

 



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