- Squadra
- Calciomercato
- Coppa Italia
- Video
- Social
- Redazione
ultimora
Oggi Mauro Icardi compie 21 anni e Walter Mazzarri gli regalerebbe volentieri una bella cassetta con le immagini di Samuel Eto’o, nell’anno del triplete, con il camerunense che rincorreva tutti quelli che gli capitavano a tiro. Il tecnico interista non chiede tanto al giovane attaccante, però pretenderebbe da lui un salto di qualità anche a livello mentale, perché sarebbe assurdo che il concittadino di Lionel Messi sprecasse il suo grande talento. E, allora, Icardi deve riuscire ad allenarsi con tanta intensità e concentrazione per aumentare la sua autonomia in partita e non fermarsi più a osservare il campo e i compagni, una volta persa la palla. Anche se non gli risparmia critiche, Mazzarri conta molto su un giocatore che, sinora, in campionato ha segnato 3 gol (Juve, Cagliari e Fiorentina) in 276 minuti, uno ogni 92 minuti, e che se ha giocato poco (nove presenze) non può che prendersela con la pubalgia (che è un malanno difficile da domare), ma anche con se stesso.
Sistemato il centrocampo col recupero di Guarin e l’arrivo di Hernanes, ora all’ Inter servirebbe un salto di qualità anche in attacco e uno come Icardi può risolvere più di un problema a Mazzarri. «Sto proprio bene perché chi mi conosce sa che quando la mia squadra vince, io sto bene — ha spiegato il tecnico a Radio Montecarlo —. Nelle ultime due partitenon solo abbiamo vinto, ma ho rivisto l’Inter che si era persa a fine 2013, e che gioca come piace a me». Tanto che Erick Thohir, in arrivo a Milano, si è sentito in dovere di complimentarsi con tecnico e squadra. «Il fatto che il presidente stia a Giakarta non è un grande problema visto che è sempre arrivato quando è stato necessario un suo intervento — ha ricordato l’allenatore nerazzurro —. Chiaro: mi farebbe piacere parlare di persona tutti i giorni con lui, ma una volta condivise le linee guida, incontrarsi in continuazione non è una priorità».
© RIPRODUZIONE RISERVATA