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L'edizione odierna del Corriere della Sera evidenzia i meriti di Stefano Pioli e spiega come il tecnico emiliano abbia trovato il giusto rimedio per arginare le lacune dell'Inter, trasformatasi finalmente in squadra capace di ricorrere ad un senso di umiltà che prima non sembrava esserci.
"Merito va dato a Pioli, un allenatore assennato, propositivo e convincente che ha capito in fretta di dover intervenire sulla difesa e bloccare un’emorragia pericolosa. Il 3-0 sulla Lazio è tondo e gonfio anche di un secondo tempo ben giocato e di una prima frazione spesa ad attendere senza farsi male. Capire e entrare nel match è un grande merito, l’Inter sta imparando a farlo e può godersi il Natale, guardando avanti con un pizzico di fiducia in più dopo un bel tris di successi. Il tecnico non ha solo compreso come rianimare uno spogliatoio sfiduciato, sta tentando anche di proteggere l’investimento Gabigol. Dopo i tre minuti con il Sassuolo, il brasiliano ne ha giocati una manciata anche davanti a un San Siro che si è esaltato a ogni tocco, ed è esploso sulla rabona. Le due vittorie consecutive non avevano ingrassato di superbia l’Inter. La squadra di Pioli non ha commesso errori di presunzione, se l’è giocata con le nuove armi donate dal tecnico: attenzione e ripartenza. Sotto gli occhi del patron cinese Jindong Zhang, serviva un successo per accorciare la classifica e rimettere nel mirino la zona Champions League e proprio la Lazio, ora avanti solo 4 punti, aspettando di vedere che farà oggi il Napoli".
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