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CorSera – Fininvest-Bee, la trattativa va avanti. Il punto cruciale è…

Daniele Vitiello

Procede, stanto a quanto riportano alcuni organi d’informazione, la trattativa fra Fininvest e mr Bee per l’acquisizione del 48% del Milan a cifre stratosferiche. Voci ancora tutte da verificare e che richiedono cautela visti i già...

Procede, stanto a quanto riportano alcuni organi d'informazione, la trattativa fra Fininvest e mr Bee per l'acquisizione del 48% del Milan a cifre stratosferiche. Voci ancora tutte da verificare e che richiedono cautela visti i già noti rallentamenti degli ultimi mesi, ma che trovano riscontro nel resoconto del Corriere della Sera sull'incontro tra le parti avvenuto ieri: "Sono stati riuniti fino a mezzanotte, a Shenzhen, i dirigenti Fininvest Alessandro Franzosi (direttore business development) e Leonardo Brivio (già nel cda del Milan) con il magnate thailandese Bee Taechaubol. Una giornata lunga e complessa, com’è logico vista la delicatezza della trattativa che dovrebbe portare al passaggio di consegne del 48% delle quote del Milan, che però non è bastata per completare l’analisi dei potenziali investitori contattati da mr Bee. Questo, infatti, è il punto cruciale: verificare che la cordata (che poi sarà riunita in una società a nome di Bee) sia in grado di raccogliere i fondi necessari. Si proseguirà con ogni probabilità anche oggi perché bisogna analizzare le proposte dei partner (che dovrebbero essere, tra gli altri, Huawei e un gruppo finanziario cinese il cui nome finora non è stato confermato) e poi scegliere: i nomi coinvolti sono, infatti, in parte alternativi. Il lavoro poi proseguirà anche al rientro degli uomini Fininvest: si va avanti sostanzialmente a oltranza, con l’intenzione (che, com’è ovvio, non è una certezza) di chiudere nel più breve tempo possibile. La riservatezza è stata persino maggiore del solito, perché, dopo tanti rinvii, sospetti e incertezze, nessuno vuole più sbilanciarsi troppo. Fininvest parla di incontro interlocutorio, mr Bee è sempre sereno e convinto delle carte che ha in mano e altre fonti azzardano a parlare di «feeling positivo». Il banco non è saltato, ciò dovrebbe significare — quanto meno — che mr Bee non è così indietro nella ricerca dei fondi. Detto questo, i dirigenti di Fininvest non torneranno in Italia con il contratto firmato, né poteva succedere visto che i massimi vertici sono rimasti in Italia".