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Erick Thohir sarà l’azionista di maggioranza di una società che ha ridotto i costi assestandoli su livelli che non possono essere ulteriormente limati, se il club vuole restare competitivo. Come evidenzia lil Corriere della Sera: «L’obiettivo è quello di aumentare i ricavi, legandoli non soltanto al ritorno in Champions League, ma soprattutto allo sviluppo del marchio, attraverso la conquista di nuovi mercati (quello asiatico in particolare), sull’esempio di quanto avviene con i club della Premier League. L’Inter è una società che continua a costare troppo e che ha bisogno di crescere e di svilupparsi, per tornare a essere forte. È proprio questo obiettivo che due anni fa ha spinto Moratti a cercare nuove soluzioni, anche accettando una scelta che, strada facendo, è diventata particolarmente dolorosa per lui e per la sua famiglia. Non risulta che questa Inter sia una società e una squadra da rifondare, semmai da ristrutturare e da rendere più efficiente, visto che i segnali di rinascita sono già chiari e che la guida tecnica è forte e caratterizzata. Operazione che lo stesso Moratti aveva già avviato, scegliendo in maggio Mazzarri. Da domani parte la vera sfida di Thohir: arrivare ad avere una squadra che vinca, con un bilancio in attivo. Finora non c’è riuscito nessuno, ma c’è sempre una prima volta».
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