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CorSera – Hernanes col fiatone ma all’Inter ritrova il sorriso. Guarin resta…

Francesco Parrone

Se a Formello piangeva, davanti all’ufficio di Rinaldo Ghelfi, dopo aver firmato il contratto che lo legherà all’Inter sino al 2018, Hernanes ha sorriso convinto. Il profeta è il secondo acquisto di Erick Thohir dopo il terzino D’Ambrosio,...

Se a Formello piangeva, davanti all’ufficio di Rinaldo Ghelfi, dopo aver firmato il contratto che lo legherà all’Inter sino al 2018, Hernanes ha sorriso convinto. Il profeta è il secondo acquisto di Erick Thohir dopo il terzino D’Ambrosio, il primo colpo della nuova proprietà. Una trattativa sofferta visto che l’ufficializzazione è arrivata a quaranta minuti dalla fine del lunghissimo mercato invernale. Un mercato vero, ricco di intrighi e colpi di scena. Il Sassuolo di Giorgio Squinzi ha rivoluzionato la squadra (12 volti nuovi, sette possibili titolari); Juventus, Fiorentina e Milan si sono rinforzate usando la fantasia con operazioni importanti a zero euro: Osvaldo a Torino (ieri l’ufficializzazione); Matri, Anderson, Diakité e Rosati a Firenze; Honda, Essien, Rami e Taarabt a Milano. Diversa la filosofia del Napoli, che ha speso 16,5 milioni per Henrique, Ghoulam e la comproprietà di Jorginho e per il portiere Andujar atteso a Castevolturno la prossima stagione (da Catania). 

La Roma ha guardato al futuro: Nainggolan permetterà ai giallorossi di cedere senza traumi Pjanic al Psg la prossima estate e dei giovani scovati dal d.s. Sabatini in giro per il mondo sentiremo parlare a lungo. L’Inter, dopo aver collezionato una serie di figuracce da consegnare alla storia, ha chiuso con Hernanes, pagato mica poco: 18 milioni più 2 di bonus. Lotito ha preso Thohir per la gola e fatto bene i suoi interessi costringendo il brasiliano ad assumersi la responsabilità dello strappo con la tifoseria. Mazzarri è stato accontentato a metà: arriva il Profeta, che nei progetti dell’allenatore di San Vincenzo diventerà l’Hamsik di Napoli, ma non ha avuto l’attaccante che voleva. Ieri mattina Marco Branca ha ripristinato i contatti con la Juventus, ma lo scambio Vucinic-Guarin è rimasto pura utopia. I bianconeri, dopo aver preso Osvaldo, hanno provato a sistemare Quagliarella, che però ha respinto Genoa e Lazio, dopo aver risposto picche a Cardiff e Norwich. Conte si ritrova una Juve più forte, ma tenere a freno sei attaccanti di così alta levatura non sarà facile. 

Guarin, invece, dovrebbe rimanere a Milano. Ieri, attraverso i social network, il colombiano è uscito allo scoperto, mostrando il suo malessere: «Ero felice e non ho chiesto io di essere ceduto. Ora pretendo chiarezza». Difficile che possa andare al Galatasaray, dove invece entro lunedì sera alle 19 (quando chiuderà il mercato in Turchia) potrebbe trasferirsi Ranocchia in prestito, più facile che possa allungare sino al 2017 il contratto con i nerazzurri. L’Inter nell’ultima giornata di trattative, affrontata con l’acqua alla gola, alla fine è riuscita a cedere in prestito (per 400 mila euro) il centravanti Belfodil al Livorno, ma non ha piazzato Mudingayi né al Genoa, né al Chievo. Il mercato è anche la fiera delle illusioni. E un’illusione si è rivelata Nani, talento del Manchester United. L’Inter sul portoghese ha alzato bandiera bianca già prima di mezzogiorno, quando ha provato a fare un tentativo il Milan. Ma anche i rossoneri, che avevano appena perso Biabiany, hanno abbandonato in fretta una strada troppo impervia: Nani non avrebbe potuto giocare in Champions League e inoltre, essendo infortunato, sarebbe dovuto rimanere ai margini per un altro mese. Biabiany, invece, è lo smacco rossonero.

Il Milan, con perfetta scelta di tempo, aveva scavalcato il Guangzhou e nella notte tra giovedì e venerdì trovato un principio d’accordo con il Parma in una trattativa che avrebbe portato in Emilia sia Zaccardo, sia il giovane Saponara. Ma quest’ultimo ha rifiutato il trasferimento e quando il Milan ha provato a fare Biabiany svincolato dagli altri due, l’affare si è bloccato sulle modalità del prestito: il Parma voleva l’obbligo di riscatto, mentre i rossoneri pretendevano soltanto il diritto. E Biabiany, all’ultimo respiro, ha stravolto anche i piani della Lazio, che pensava di ingaggiare il talento francese per ammorbidire la piazza orfana di Hernanes e furiosa con Lotito. Ma il tornante ha rifiutato il trasferimento e ai biancocelesti per consolarsi della cessione del profeta è rimasto soltanto il giovane Gael Kakuta, arrivato dal Chelsea.