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CorSera – I tifosi non perdonano il ko con il Cagliari. Per Firenze si spera di…

Francesco Parrone

Avanti in Europa League tra i fischi. L’ Inter è prima, a punteggio pieno, nel girone F: da 384 minuti non subisce gol in campo europeo, ha già più di un piede nei sedicesimi, eppure è basso gradimento da parte della maggior parte dei...

Avanti in Europa League tra i fischi. L’ Inter è prima, a punteggio pieno, nel girone F: da 384 minuti non subisce gol in campo europeo, ha già più di un piede nei sedicesimi, eppure è basso gradimento da parte della maggior parte dei tifosi. San Siro non ha dimenticato le nefandezze di domenica scorsa e contro gli azeri del Qarabag i tifosi, tranne gli ultrà in curva Nord, hanno dedicato bordate di fischi a Mazzarri, alla lettura delle formazioni, e accompagnato con crescente malumore certe giocate di Guarin e soci. Il feeling del popolo interista col tecnico non è mai stato granché, però ora è precipitato. «Non sono d’accordo con chi lo ha fischiato perché i giocatori non li ha scelti tutti l’allenatore — è il pensiero di Sandro Mazzola —: lui sta cercando di farli rendere al massimo anche se per ora non ci riesce. La verità è che la rosa dell’ Inter non è di grande livello e non sono convinto sia più forte di quella della passata stagione».

In realtà Mazzola non è neppure sicuro che Walter Mazzarri sia l’allenatore ideale per riportare in alto l’Inter. «La squadra gioca sempre allo stesso modo e allo stesso ritmo e, oggi più che mai, senza cambi di passo non vai lontano. Visto che non ha in rosa gente capace di inventare calcio, il tecnico interista dovrebbe lavorare di più su forza fisica e condizione atletica dei giocatori. Un grande allenatore incide tanto prima sul cervello, poi sulle gambe: non mi sembra che Mazzarrilo stia facendo». Fischi prima e durante la partita e crampi nel finale per ben 4 giocatori: Hernanes (uscito, addirittura in barella), Guarin, D’Ambrosio e Icardi. Sbaglia, comunque, chi ritiene responsabile la preparazione fisica. La colpa è, forse, da attribuire alla disabitudine di molto giocatori a scendere in campo ogni tre giorni e, probabilmente pure a risvolti psicologici, perché non è facile per nessuno giocare accompagnati dal malumore dei propri tifosi.

«I fischi non sono stati giusti né per Mazzarri né per la squadra — ha sottolineato Kuzmanovic ai microfoni di Sky Sport — e anche se il nostro gruppo è molto coeso alla lunga qualcuno finisce per farsi condizionare negativamente. No, non è il modo migliore per aiutare chi è in difficoltà». Ieri mattina, intanto, visita di Ligabue alla Pinetina: il cantautore, da sempre tifoso interista, ha regalato più di un sorriso a tutti. Per la trasferta di Firenze, Mazzarri conta di recuperare Kovacic e, magari, pure Dodò.