Brutto tracollo per l'Inter, che dopo un'ottima serie di sette vittorie consecutive in campionato, cade a Bergamo contro l'Atalanta. Il Corriere della Sera, nella sua edizione odierna, analizza così l'accaduto all'Atleti Azzurri d'Italia: "L'Inter ricade nel suo antico vizio e, dopo aver illuso con sette vittorie consecutive, di colpo si perde contro la meravigliosa e ariosa Atalanta di Gian Piero Gasperini. Il peggior schianto della gestione nerazzurra di Luciano Spalletti costa il secondo posto in classifica, frantuma certezze e intossica l'animo, soprattutto di chi s'era convinto d'essere forte e scopre invece di doversi accomodare di nuovo sul lettino dell'analista per ricominciare tutto daccapo. Una sconfitta (è la terza in campionato) non dovrebbe cancellare quanto di buono costruito negli ultimi due mesi, il k.o. di Bergamo però è il classico blackout da Inter: un tracollo senza attenuanti, in cui tutti vengono travolti.
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CorSera: “Il KO frantuma certezze e intossica l’animo. Classico blackout da Inter”
L'analisi del quotidiano sulla sfida di ieri
Aver bloccato in Champions il Barcellona (battuto in casa 4-3 dal Real Betis) ha autorizzato pensieri di grandezza, dissolti dall' Atalanta dell' ex Gasperini. La figuraccia dell' Inter è meritata, maturata nel primo tempo, deflagrata nella ripresa con un diluvio di gol. Spalletti non ci ha capito granché, ha perso sul piano del gioco prima, nel punteggio poi, nella mentalità in ultimo, come ha ammesso.
«Non riusciamo a essere costanti per lunghi periodi. Sono deluso, è un qualcosa che ci portiamo dietro da tempo». Quando c' è da fare il salto l' Inter inciampa sempre. Così è accaduto anche a Bergamo, contro un' Atalanta perfetta e bellissima che ha aggredito le fasce, allargato l' Inter fino ad aprirla, facendo implodere il centrocampo nerazzurro, imbottito di muscoli con gli inguardabili Gagliardini e Vecino e con Brozovic soffocato, nervoso e a fine partita pure espulso. Si è scatenata anche la convinzione di essere più forti di quel che si è. Ma l' Inter è ancora un' anima fragile", conclude il quotidiano.
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