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CorSera – Il tacco dell’Inter batte il Milan. Rossoneri a picco…

Francesco Parrone

Il derby di Natale è dell’Inter, come nel 2007. Rispetto a sei anni fa, lo spettacolo è stato modesto, ma il risultato, in una sfida così, conta più di tutto. A decidere la partita, che sembrava destinata a finire 0-0, è stato Rodrigo...

Il derby di Natale è dell’Inter, come nel 2007. Rispetto a sei anni fa, lo spettacolo è stato modesto, ma il risultato, in una sfida così, conta più di tutto. A decidere la partita, che sembrava destinata a finire 0-0, è stato Rodrigo Palacio, decimo gol e giocata da dieci con un colpo di tacco sul cross di Guarin e sotto la curva Nord, che ha punito il Milan al di là dei propri demeriti e che ora si trova lontano da tutto, a 17 punti dal terzo posto e nella parte destra della classifica. La squadra di Allegri ha giocato per lunghi squarci di partita meglio dell’Inter, ma non è riuscita ad essere compatta fino in fondo, ha pagato i pochi cambi a disposizione e dopo 70’ si è consegnata all’avversario, con un’inversione di tendenza inattesa, rispetto alla ruggente ripresa vista contro la Roma. Mazzarri, dopo tre pareggi (Bologna, Samp e Parma) e una sconfitta (Napoli), ha ritrovato l’Inter che cercava, quella che ha regalato a Thohir il primo successo in campionato, non una squadra straordinaria, semmai il contrario, perché i limiti della rosa sono evidenti, però l’ha impostata nel miglior modo possibile: ha accettato di soffrire per un’ora, non ha perso la testa per un rigore negato, è stata attenta nella prima parte di ripresa e poi, trascinata dalla spinta sulla corsia di sinistra da Nagatomo e migliorata nel gioco con l’inserimento di Kovacic e Kuzmanovic, ha ottenuto il massimo risultato dallo sprint finale.

Il Milan ha dominato a lungo un primo tempo nervoso e povero di bel calcio, mettendo in campo una qualità superiore all’avversario: difesa alta, migliore occupazione degli spazi, buona circolazione della palla, condizione atletica soddisfacente, giocate più efficaci negli ultimi venti metri. È così che Saponara ha mandato in porta Balotelli, aprendogli il campo (salvataggio di Juan Jesus); Kakà ha costretto Handanovic ad un intervento a terra avventuroso; Poli, sull’uscita sbagliata del portiere interista, si è trovato con la porta spalancata, ma ha calciato altissimo. L’Inter ha difeso basso, ha perso molti palloni in mezzo al campo, sulla feroce pressione dell’avversaro, ha fatto fatica ad uscire con la palla, ha subito le giocate rossonere, ha cercato di organizzare un pressing individuale, risultato inefficace, ha fatto fatica a mettere in sequenza tre passaggi di fila e si è affidata alla speranza di restare a galla (colpo di testa alto di Nagatomo) e ha ripreso in mano la partita negli ultimi dieci minuti, quando Zapata ha steso in area Palacio: sarebbe stato rigore (palla solo sfiorata, intervento sulla gamba di appoggio), ma Mazzoleni ha confermato la tendenza di questi mesi e ha sorvolato, infiammando la partita, con scontri anche violenti, mal governati dall’arbitro.

Un secondo prima dell’intervallo, Cambiasso, di testa, ha sfiorato il palo e l’Inter ha iniziato meglio la ripresa, ma poi ha ceduto il campo al Milan, che ha costruito due buone palle-gol con Balotelli. Mazzarri ha capito che sarebbe stato necessario intervenire, aumentando il tasso tecnico della squadra e qualcosa di meglio si è visto. Poi all’improvviso il Milan ha dato l’impressione di aver finito le energie fisiche più che nervose, troppi giocatori hanno cominciato a perdere colpi nelle opposizioni individuali. L’Inter ha capito che non era più il caso di avere troppa paura, però ha dimostrato di avere ancora difficoltà a costruire vere palle-gol. La vera occasione è capitata due volte a Palacio, ma ha trovato Abbiati. Cinque minuti dopo, è stato invece superato dal tacco di Palacio e alla fine ha provveduto Handanovic a togliere a de Jong la palla dell’1-1 in un finale infuocato (espulso Muntari per un colpo a Kuzmanovic). Un gol pesantissimo, utile alla salute di Mazzarri (derby vinto al primo colpo) e anche per la classifica: l’Inter è a cinque punti dal Napoli e a due dalla Fiorentina.