Tre punti indispensabili, che scacciano per qualche giorno le paure e le insicurezze di una squadra che sembra aver perso la bussola. L'Inter respira, conquista il successo, non senza faticare, con il Benevento, e si riporta al terzo posto. La partita, però, come analizza l'edizione odierna del Corriere della Sera, è stata tutt'altro che semplice per i nerazzurri: "C'è la vittoria, però manca ancora tutto il resto. L'Inter torna al successo, riacciuffa il terzo posto in attesa delle risposte di Roma e Lazio, ma non può dirsi certo guarita e contenta. I due ceffoni al Benevento sono buoni per risalire la classifica e rialzare il morale in vista del derby di domenica prossima. Non bastano a chiudere la crisi dei nerazzurri, passivi per oltre un' ora, senza soluzioni a centrocampo e con un attacco che, privato di Icardi, non ha nulla da dire. Non è una coincidenza, piuttosto una preoccupante tendenza da correggere, se le reti arrivano entrambe da palle inattive trasformate in oro da due difensori, Skriniar e Ranocchia. Alla squadra di Spalletti manca il gioco e un filo capace di legarlo, se non si affretta a ritrovarlo farà fatica a battere i prossimi tre avversari: Milan, Napoli e Samp. Finisce con i nerazzurri chiamati sotto la curva, ma alla mezz'ora scoppia la prima contestazione del pubblico, innervosito dal nulla dell'Inter. Ancora a caccia di un punto in trasferta e bellamente ultimo in classifica, il Benevento gioca tranquillo, ordinato e incosciente. Soprattutto gioca. E amplifica così il vuoto dei nerazzurri, incapaci di un'idea, di abbozzare una manovra e mai in grado di tirare in porta. La forza nelle gambe manca, la spinta dei nervi e dell' orgoglio anche, affiora solo paura e sfocia in continui errori".
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