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CorSera – Inter e Milan duellano per Kondogbia. In alternativa si cercherà  altro top…

Francesco Parrone

Operazione Roulette: sembra il titolo di un film dell’agente 007, è invece il nome che accompagna la sfida di mercato dell’estate fra Milan e Inter fra yacht e casinò. A Natale il panettone era risultato indigesto a Roberto Mancini che,...

Operazione Roulette: sembra il titolo di un film dell’agente 007, è invece il nome che accompagna la sfida di mercato dell’estate fra Milan e Inter fra yacht e casinò. A Natale il panettone era risultato indigesto a Roberto Mancini che, nonostante un insistente corteggiamento telefonico ad Alessio Cerci, alla fine dovette rinunciare all’ex ala dell’AtleticoMadrid che accettò la proposta del Milan. Stavolta i fuochi d’artificio fra le due milanesi sono per Geoffrey Kondogbia, mezzala del Monaco, 22 anni, conteso pure da Arsenal e Tottenham (poi sfilatesi quando il gioco ha cominciato a farsi duro). «Anche la Juve è interessata, più che un derby è un Trofeo Tim» ha commentato ieri sera Galliani (ma i bianconeri che hanno avuto contatti con il procuratore del francese hanno smentito un inserimento nella trattativa). Per il centrocampista che l’ad milanista considera dello stesso valore di Pogba stanno senza esclusione di colpi (alla faccia dei presunti patti di mercato al telefono) l’ad rossonero e Piero Ausilio, ieri sera sbarcati entrambi nel Principato con la stessa identica missione: strappare ai monegaschi (che si stanno fregando le mani per l’asta creatasi) il giocatore valutato in principio 35 milioni di euro. Il vicepresidente rossonero pensava di aver messo a segno un punto a proprio favore dopo la cena di mercoledì sera in cui, accompagnato da Nelio Lucas, aveva offerto a Kondogbia, affiancato dal papà e dall’agente, un contratto quinquennale a 3,5 milioni di euro più bonus. Dopo essere tornato a Milano nella notte e avere informato alle 8 del mattino sugli sviluppi della trattativa il presidente Berlusconi, l’ad in sede ha atteso una telefonata di risposta dal Principato.

Lo squillo non è arrivato, in compenso sono pervenuti segnali di intromissione nella trattativa da parte di Roberto Mancini. Che, nonostante potesse contare su Imbula già prenotato (affare definito a 18 milioni più bonus, in attesa del semaforo verde dell’allenatore), ha telefonato al centrocampista cercando di convincerlo. Galliani, con Lucas, è dunque salito sull’aereo della Doyen per tornare per la terza volta in dodici giorni nel Principato e, nel tentativo di mettere in scacco l’Inter, trovare l’accordo con il Monaco che, considerando la folla di estimatori, ha alzato il prezzo a 40 milioni. Alle 10 della sera Piero Ausilio e Marco Fassone (su input del tecnico) raggiungevano Montecarlo per incontrare a loro volta Kondogbia che aveva già raggiunto un accordo verbale con Mancini e i vertici monegaschi. «Non sono né ottimista né pessimista» ha detto Galliani uscendo dall’hotel Montecarlo Bay. «Di certo non mi muovo da qui» ha aggiunto prima di andare a cena da Cipriani, in attesa di una nuova convocazione. Peccato anche alle 22.30 varcassero la soglia del locale di proprietà di Flavio Briatore anche i dirigenti nerazzurri con il vicepresidente del Monaco e l’agente di Kondogbia che ora pretende un ingaggio da 5 milioni. L’Inter, che con Murillo e Miranda ha sistemato la difesa, pur ottimista sulla chiusura dell’affare fa sapere che nel caso in cui perderà Kondogbia cercherà un centrocampista top.

Il Milan (che ai nerazzurri contende sia Jovetic che Salah, con quest’ultimo finito anche nel mirino della Roma) non ha perso le speranze di arrivare a Bertolacci per cui i giallorossi chiedono 10-11 milioni. Ogni affare però è secondario. In questo momento è l’Operazione Roulette a tenere banco: il Milan è in vantaggio con il Monaco, l’ Inter ha la preferenza del giocatore ma non è detto che basterà. Faites vos jeux, messieurs.