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CorSera: «Inter, fine di un calvario che gli infortuni…»

Lorenzo Roca

La stagione dell’Inter si è chiusa nel modo peggiore possibile, con una sconfitta eclatante a opera di una bella Udinese. Il Corriere della Sera di oggi commenta così: «L’Inter è andata sotto dopo 40’’, prendendo gol in maniera...

La stagione dell'Inter si è chiusa nel modo peggiore possibile, con una sconfitta eclatante a opera di una bella Udinese. Il Corriere della Sera di oggi commenta così: «L’Inter è andata sotto dopo 40’’, prendendo gol in maniera ridicola, come tante altre volte nella stagione, con doppio assist di Juan Jesus per Pinzi, che non si è fatto pregare per far gol. Di Natale avrebbe potuto raddoppiare dopo 9’,ma è stato soltanto il prologo del raddoppio, con il colpo di testa di Domizzi, liberissimo a un metro dalla porta. Prendere due gol in questo modo esclude che i nerazzurri si siano allenati alla fase difensiva durante la stagione. L’Inter ha riaperto subito il match con il gol di Juan Jesus, su errore di Brkic ed è andata vicino al pareggio con Rocchi, ma l’Udinese ha dato sempre l’impressione di poter far male ad ogni ripartenza.Dopo 28’, Stramaccioni si è accorto che la difesa a 3 non era sostenibile, avendo di fronte Pereyra, Muriel e Di Natale, più Basta che sulla destra ha sfondato senza mai trovare resistenza ed è passato a 4, ma tutto San Siro si è alzato in piedi per applaudire il tiro a girare di Totò, il suo gol n. 23 in questo campionato, un pezzo di bravura, che ha incenerito le speranze di rimonta. Il disastro interista si è materializzato nella prima parte di ripresa, quando la squadra di Stramaccioni ha subito due gol grotteschi: il primo con il contropiede dell’Udinese, senza trovare opposizione, dopo un angolo nerazzurro battuto comepeggio non sarebbe stato possibile; il secondo con Nagatomo che ha lasciato il pallone a Muriel per il quinto gol. Poco prima Rocchi, dopo un palo, aveva trovato il gol  al rientro dopo 40 giorni (al postodell’inguardabile Alvarez). L’uscita di Rocchi per Schelotto (fischiatissimo) ha certificato la fine della partita con 20 minuti di anticipo, in un’annata che per l’Inter si è trasformata in un calvario che gli infortuni (comunque una colpa e non un alibi)non bastano a giustificare».