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"Prima per una notte, ma con il fiato corto. L’Inter scavalca la Juventus grazie ai nuovi, implacabili, gemelli del gol: Lautaro Martinez, complice la deviazione di Cistana, sblocca nel primo tempo. Lukaku, dopo un’ora, si sveglia dal torpore e prova a spegnere la reazione bresciana di inizio ripresa con un sinistro fulminante nell’angolo lontano dalla portata di Alfonso". Apre così l'articolo del Corriere della Sera sull'analisi della vittoria, sofferta ma importante, dell'Inter contro il Brescia: i numeri di Lautaro e Lukaku sono impressionanti, specialmente per il belga che ha eguagliato il record di Milito con 5 reti nelle prime 5 gare disputate in trasferta.
FATICA - Il CorSera, però, sottolinea come siano pochi gli aspetti positivi nella serata di Brescia per l'Inter, eccezion fatta appunto per le performance di Lautaro e Lukaku: "Ma le buone notizie per Conte, che mai aveva battuto il Brescia, finiscono qui. L’Inter soffre più del dovuto, tanto che il migliore in campo è il suo portiere, il solito portentoso Handanovic, autore nella ripresa di almeno tre parate decisive", spiega il CorSera che poi aggiunge: "Il Brescia nel secondo tempo mette alle corde un’Inter irriconoscibile, spenta e arrendevole, fragile in difesa (8 le reti subite nelle ultime 4 partite) e inconsistente a centrocampo. Una squadra che paga tantissimo l’assenza del cervello Sensi e che sembra stanca già a fine ottobre. L’Inter sembra soccombere da un momento all’altro: soffre, sbuffa, ma tiene. Il carattere non le manca. Per vincere lo scudetto servirà di più. Molto di più".
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