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Dal Corriere della Sera ancora una volta una panoramica sul momento deludente di casa Inter, dove a preoccupare non sono solo le sconfitte sportive ma anche i bassi introiti: "Tra due squadre in difficoltà, quella in crisi è l’Inter. Stasera a San Siro arriva una Fiorentina poco sotto la linea di galleggiamento in quanto a risultati, ma messa in croce dalle dichiarazioni di Paulo Sousa, sgradite alla tifoseria che ha contestato il tecnico portoghese con due pesanti striscioni. L’agitazione in casa dei viola che vengono comunque da 4 vittorie esterne tra campionato e coppa, è l’unica buona notizia per i nerazzurri. Eliminata con un turno d’anticipo dall’Europa League, l’Inter è costretta a vincere per tentare una difficile rincorsa. Juve a parte, le squadre in lizza per un posto nelle prossime coppe hanno tutte vinto, aumentando i distacchi.
Parlare di qualificazione alla prossima Champions è al momento utopia, poiché l’ultimo posto buono per l’Europa League dista oggi 10 punti. Pioli, ancora in cerca della prima vittoria, è stato al solito realista e alla domanda di Mediaset Premium sulla possibilità di agguantare il terzo posto, ha risposto nell’unico modo plausibile: «Il campionato è lungo, dobbiamo vincere tante partite e alla fine tireremo le somme». Per vincere però non bisogna più sbagliare né essere «presuntosi» (come sottolineato proprio dal tecnico dopo il k.o. in Israele), registrare una difesa di burro che continua a incassare valanghe di gol e trovare l’equilibrio fin qui sempre mancato. Dopo aver inaugurato a Nanchino un nuovo store da due piani e 700 metri quadrati dedicato a Inter e Jiangsu, la proprietà cinese sbarca a Milano. Il ritorno del patron Jindong Zhang, accompagnato dal figlio Steven e seguito dal presidente Erick Thohir, è un doppio segnale. Il numero uno del gruppo Suning da un lato vuole manifestare la sua vicinanza, dall’altro chiedere spiegazioni ai protagonisti (giocatori e dirigenti) di una crisi sempre più profonda. I conti non tornano, né in campo né a livello finanziario: si è speso tanto per ritrovarsi con nulla. Sbagliare ancora significa buttare un’altra annata".
(Fonte: Guido De Carolis, Corriere della Sera 28/11/16)
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