"Brothers Universally United". Questo lo slogan lanciato ieri dall'Inter, riassumibile con un "BUU", per combattere il razzismo. Movimento forte del club nerazzurro, che si schiera nettamente contro ogni forma di esclusione e di discriminazione razziale. Il Corriere della Sera spiega la campagna social dell'Inter nella sua edizione odierna: "Contro il Sassuolo l'Inter lancia se stessa all'inseguimento del Napoli e prova con l'aiuto di 11.500 ragazzi under 14, ammessi a San Siro nonostante il secondo turno a porte chiuse, a promuovere la campagna «Buu» (Brothers Universally United, Fratelli universalmente uniti) contro ogni forma di discriminazione. «Vorrei ci seguissero anche altre società: il razzismo è un ostacolo da rimuovere dal nostro mondo», sottolinea Luciano Spalletti. L'odioso «buu» razzista, con cui una parte di tifoseria ha ferito il difensore senegalese del Napoli Kalidou Koulibaly nella partita del 26 dicembre, viene con un' intuizione linguistica ribaltato e mutato in un'idea positiva, «perché solo così un brutto episodio può diventare qualcosa di buono». «Un cambio di segno da negativo a positivo. È questo che vogliamo ottenere con la campagna "Buu": scrivetelo, non ditelo», è il messaggio del presidente Steven Zhang. La volontà è portare avanti la campagna nel tempo, non solo per il match con il Sassuolo, quando parte delle deserte tribune saranno coperte di striscioni con la scritta «Buu». Per l'Inter lo slogan «Fratelli del Mondo» non è uno spot vuoto: se c'è un ambito in cui il club si è da sempre distinto è quello del sociale, con una grande attenzione verso i più deboli".
FC Inter 1908
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CorSera – Inter, la campagna “BUU” sarà portata avanti nel tempo. Per il club lo slogan…
Il quotidiano riprende la campagna lanciata ieri dall'Inter sui social
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