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Il Carpi, strapazzato alla prima uscita contro la Sampdoria, contro l'Inter gioca in modo più accorto, lesto a ripartire grazie al brasiliano Ryder Matos, sempre pronto a ribaltare il fronte in velocità. Quanto all'Inter Medel meglio di Kondogbia nella linea dei centrocampisti, Jovetic più ispirato di Palacio, mentre Brozovic ancora impiegato da trequartista non trova mai la posizione. Matos invoca un rigore apparso evidente dalla tribuna. I nerazzurri fanno gol al primo, vero, affondo: il lancio di Guarin trova Letizia fuori posizione, il resto lo fa Brkic che in uscita agevola il compito a Jovetic. La partita a questo punto sembra finita ma il Carpi non si scoraggia, non si allunga, non perde le misure e resta dentro la partita sfiorando prima dell’intervallo due volte il pareggio grazie alle iniziative dell’inesauribile Matos: il sinistro del polacco Wilczek si ferma sui guantoni di Handanovic e il tiro dello svizzero Fedele, una specie di rigore in movimento, finisce alle stelle. Nel secondo tempo l’Inter alza il baricentro, però non graffia. Così rischia di regalare due punti in un campionato che la vuole protagonista. Jovetic è la stella del Mancio, ma anche Guarin, assente all’esordio, lascia il segno: il cross per l’1-0 e il rigore (fallo di Gabriel Silva) e il rigore della vittoria.
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