"Un messaggio simbolico forte e un punto importante fissato. Inter e Milan stanno muovendo i passi per costituirsi parti civili e chiedere il risarcimento dei danni subiti, nei processi in cui sono imputati gli ormai ex capi ultrà delle Curve di San Siro arrestati il 30 settembre nell’indagine coordinata dai pm Paolo Storari e Sara Ombra".
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Corsera – Inter e Milan chiederanno risarcimento ai capi ultras: ecco il motivo di questa mossa
Così il Corriere della Sera parla della decisione delle due società milanesi che avrebbero quindi deciso di entrare in causa come parte civile nei procedimenti contro i tifosi a cui vengono contestati illeciti, violenze e l'associazione a delinquere con l'aggravante mafiosa per i tifosi nerazzurri finalizzata ad altri reati, come aggressioni ed estorsioni.
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L'Inter ha già approvato la decisione con il suo CdA e lo farà anche il Milan. La Procura poteva opporsi ma ha dato il via libera ai due club. Infatti il procuratore capo Marcello Viola aveva detto in conferenza stampa che le società sono ritenute parti danneggiate. "Tali sono rimaste adesso dopo mesi di indagini e dopo l’attivazione, da parte della procura, di un «procedimento di prevenzione» per verificare che i club avessero messo in atto le «bonifiche» necessarie in quelle attività secondo la procura «fuori da ogni controllo di legalità», come i parcheggi o la rivendita dei biglietti da parte degli ultrà. I pm ipotizzavano che i club potessero trovarsi in una situazione «di sudditanza»", si legge sul quotidiano.
È un messaggio
—In pratica un messaggio "di voler recidere ogni legame. Non è una mossa contro i tifosi e nemmeno contro le Curve nel loro assieme, ma è una netta presa di distanza da un certo tipo di tifoseria", spiega ancora il Corriere. La costituzione di parti civili sarà chiesa il 20 febbraio quando cominceranno i processi immediati per tre ultrà milanisti. E poi il 4 marzo cominceranno i processi con rito abbreviato a carico di 16 tifosi tra cui Ferdico, Beretta e Lucci, i due ex capi della Nord e l'ex capo della Curva Sud. L'Inter si era costituita parte civile anche nel processo all'ultrà, poi assolto, per il lancio del petardo a Dida, nel derby di CL del 2005.
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Intanto è iniziata anche l'indagine della Procura Sportiva. "Per l'articolo 25 della giustizia sportiva, dove ci siano minacce, i tesserati che hanno avuto contatti con ultrà rischiano multe o squalifiche e in caso dei dirigenti un'inibizione temporanea". Sono state accertate le telefonate a Inzaghi, i contatti con Zanetti e con Calhanoglu, chiamati a testimoniare durante le indagini della Procura di Milano come persone informate sui fatti. Gli ultrà dell'Inter hanno avuto anche contatti con Skriniar. Mentre quelli del Milan hanno avuto contatti con Calabria.
(Fonte: Corriere della Sera)
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