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CorSera – Inter bella e impossibile, ma Inzaghi deve chiedersi una cosa. Forse…
Nella pazza serata di San Siro, l'Inter prima va sotto e poi ribalta il Napoli riaprendo il discorso scudetto. Il giorno dopo il Corriere della Sera analizza così la gara: "L’Inter è così, bella e impossibile, per lunghi tratti irresistibile, capace di annullare il vantaggio di Zielinski con tre gol in poco più di mezz’ora giocata con furore e qualità dentro San Siro pazzo di gioia".
"Ma basta niente, un tiro di Mertens, entrato per Insigne, dopo un pallone perso banalmente da Dzeko, pure lui partito dalla panchina, a mandare in crisi i nerazzurri. San Siro freme e fischia di paura. E il Napoli, supponente nel primo tempo, in difficoltà perenne a centrocampo dove una volta tanto né Anguissa né Fabian Ruiz convincono, torna a ruggire: Handanovic, che aveva preso due gol da fuori area, salva su Mario Rui. E Mertens, ancora lui, al settimo minuto di recupero, calcia alle stelle il pallone del 3-3. Se alla fine conta solo il risultato il weekend dell’Inter è perfetto".
"Ma Inzaghi deve chiedersi perché la squadra si perde dentro una partita che controlla senza apparenti patemi quando il Napoli la riapre entrandoci dentro con la forza di un leone. Forse anche l’allenatore ci mette del suo con i cambi, che stavolta non funzionano. Inzaghi ha tanto di buono da conservare, compreso il fatto che la sua creatura vince per la prima volta uno scontro diretto. Lo fa con un calcio verticale, guidato dall’impareggiabile Brozovic e sfruttando gli inserimenti dell’imprendibile Darmian, del chirurgico Perisic, del dinamico Barella, un altro giocatore rispetto a quello che abbiamo visto con l’Italia. Ma per difendere lo scudetto di maggio, e magari rivincerlo, certi finali tremebondi sono da cancellare in fretta. Serve continuità. Anche dentro la stessa partita".
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