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L'Inter continua a viaggiare forte in campionato e rimane dietro alla Juve di un solo punto. Il grande artefice di questa stagione è Antonio Conte.
"Più del record di punti nelle prime 13 giornate, più delle sette vittorie consecutive in trasferta, più di un solo punto di distacco dalla Juventus, Antonio Conte ha consegnato all’Inter una mentalità vincente. È il grande salto in avanti, non solo della squadra, ma di un ambiente abituato per troppo tempo ad accontentarsi. Fino alla scorsa estate qualificarsi per la Champions League era l’unico obiettivo perseguito, già in partenza un abbassare le pretese. Con Conte tutto è cambiato", sottolinea il Corriere della Sera.
"La sfida è ad armi impari. L’Inter è come un neonato, costretto a crescere velocemente e tra mille difficoltà. Da quasi due mesi l’allenatore parla di emergenza numerica, soprattutto in due reparti, attacco e centrocampo. La Juventus ha una rosa sterminata, l’Inter continua a perdere i pezzi. A Torino si è infortunato un altro pilastro: Nicolò Barella. Quasi impossibile vedere Sensi mercoledì a Praga, nella trasferta contro lo Slavia, decisiva per proseguire il cammino in Champions League, compromesso dalla sconfitta con il Borussia Dortmund. A Praga hanno già vinto i tedeschi e il Barcellona, i nerazzurri sono obbligati a fare lo stesso, pur in totale emergenza. Fuori Barella e Sensi, Conte riuscirà forse a recuperare Gagliardini, ma potrebbe essere costretto a partire con Borja Valero e a portare in panchina una batteria di Primavera, perché anche Asamoah è in dubbio. Non parlava a vanvera il tecnico quando sottolineava, con toni forti, i limiti strutturali di una rosa non attrezzata per reggere due competizioni. In serie A, dove il livello è inferiore alla Champions", aggiunge il quotidiano.
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