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Il giorno dopo la vittoria dell'Inter contro il Lecce, il Corriere della Sera analizza la prestazione della squadra di Inzaghi. Dopo il pareggio di Genova, i nerazzurri hanno conquistato i primi 3 punti del loro campionato.
"L’operazione nerazzurra richiede però più tempo del previsto, almeno per mettere il risultato al riparo da spifferi imprevisti. L’Inter per il Lecce resta la montagna più alta — è la squadra contro cui i pugliesi hanno perso più volte e subito più gol nella loro storia — ma la condizione della squadra di Inzaghi sembra ancora approssimativa, sicuramente meno brillante rispetto alla partenza sprint della scorsa stagione. La preparazione è stata tosta e troppi elementi chiave sono arrivati tardi in ritiro a causa dell’Europeo e della Coppa America".
"Anche l’ambientamento del nuovo arrivato Taremi procede piuttosto spedito (per Zielinski invece niente debutto). L’iraniano si intende già abbastanza bene negli spazi stretti con Thuram e prova pure una delle sue specialità, ovvero la magia in rovesciata, memore di quella al Chelsea premiata come miglior gol della Champions 20-21. L’ex Porto cicca il pallone, ma quel che conta è la personalità esibita nel nuovo stadio, pieno come sempre e bollente come poche volte".
"Il clima incide sull’andatura dei campioni d’Italia, che non riescono ad affondare il colpo come vorrebbero, anche a causa di una certa leziosità che qua e là affiora ogni tanto. Se però uno degli uomini di maggior classe come Calhanoglu, alla seconda di campionato mostra già la faccia cattiva quando deve difendere, Inzaghi può stare tranquillo perché il suo martellamento sulla squadra funziona. Non ci sono tracce di presunzione in questa Inter e nemmeno di scarsa fame. C’è solo un rodaggio da completare, anche se il tempo è sempre tiranno: venerdì c’è già l’Atalanta per il primo tagliando sulla strada dello scudetto".
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