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Un mese per tornare a vincere, e contro il Pescara i nerazzurri ritrovano il gusto dei tre punti. Dal Corriere della Sera, Fabio Monti scrive di un test che in realtà non è stato difficile da superare, ma nello stesso tempo si è vista una squadra, che ha saputo interpretare la partita in maniera intelligente, azzerando i rischi davanti ad Handanovic.
Non sempre l’Inter si era battuta con questa attenzione e con questo equilibrio, soprattutto con le squadre che stanno in basso alla classifica. Con difesa inedita, centrocampo quasi nuovo (Benassi playmaker) e attacco senza Milito, l’Inter ha aggredito la partita, senza perdere tempo e pur mettendo in vista tutti i limiti del momento di emergenza totale, ha costretto il Pescara a giocare con il 4-4-2 (Weiss esterno di controcampo) e a difendersi sulla linea dei sedici metri.
Però, - scrive Monti - per capire se l’Inter è davvero in via di guarigione servono partite più impegnative, a cominciare da quella di domenica prossima con la Roma.
Resta il fatto che ieri quello dei nerazzurri è stato un paziente lavoro, non a grande ritmo, per allargare la difesa del Pescara che ha subito 2 goal, e ha rischiato di prenderne altri successivamente.
La partita è rotolata alla fine con l’applauso del loggione di San Siro e l’abbraccio dei compagni per Marco Benassi, per il quale si era mosso anche il c.t. dell’Under 21, Mangia. Un ragazzo di 18 anni, che aveva già giocato a Kazan e con il Neftchi e che merita di essere riproposto con la giusta cautela, ma senza aspettare che abbia trent’anni.
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