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CorSera – Inter, personalità  e distrazioni mortali. A Mancini serve un’ala e anche…

Eva A. Provenzano

La descrizione della vittoria di ieri sera e poi: “Rispetto al tempo del tormentato Mazzarri la squadra è cresciuta sul piano della personalità e dell’intensità, ma ha limiti strutturali evidenti, amnesie pericolose,...

La descrizione della vittoria di ieri sera e poi: "Rispetto al tempo del tormentato Mazzarri la squadra è cresciuta sul piano della personalità e dell’intensità, ma ha limiti strutturali evidenti, amnesie pericolose, distrazioni mortali. Una squadra coraggiosa come la vuole il suo allenatore e lesta ad attaccare lo spazio palla al piede, ma propensa ad allungarsi e scoprirsi di fronte alle verticalizzazioni dei gialli di Maran". Così il Corriere della Sera in edicola stamattina racconta la partita tra Chievo e Inter. E ci sono elogi per Handanovic che battezza male un cross di Sardo e viene salvato dalla traversa, però poi è eccezionale in due occasioni: "Sullo 0-0 devìa d’istinto il colpo di testa ravvicinato di Paloschi sbucato dal niente e poi si allunga per neutralizzare la rovesciata di Meggiorini sul primo palo, il gesto più bello della partita".

L'Inter ha gestito il vantaggio e ha cercato anche il terzo gol: "Mancini può consolarsi con la crescita di Ranocchia, ora finalmente leader dietro e con le giocate di Kovacic. Manca tanto però: Palacio continua a non segnare, Kuzmanovic è impreciso, Guarin è molle. Icardi si salva mettendo la testa nell’azione del primo gol", scrive il CorSera.

E c'è anche qualche nota di mercato: "Toccherà alla società dare all’allenatore gli uomini per il 4-3-1-2: un’ala svelta comeCerci, un playmaker come il brasiliano Lucas Leiva, un difensore se dovesse andarsene Vidic. I duemila tifosi interistial Bentegodi mandano cartoline al d.s. Ausilio mirando al cuore di Balotelli: noi Mario non lo vogliamo, il coro piùgentile".