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Giorni decisivi per capire quale sarà il futuro dell'Inter. Moratti deve valutare mosse decisive e di peso non trascurabile per riportare l'Inter in vetta in Italia e in Europa. Il Corriere della Sera vede così la situazione: «In queste ore Moratti sta valutando tutto, con la massima attenzione, sapendo che, alla fine, sarà lui a dover decidere non solo il tecnico,ma come ricostruire società e squadra. Moratti ha voltato pagina tante volte in 18 anni di presidenza, ma per portare a termine un cambiamento radicale sono necessari ulteriori investimenti per un club che continua a costare moltissimo, una ferrea volontà di andare in fondo, chiarezza su uomini, struttura, funzioni. L’Inter paga soprattutto la confusione di ruoli, le tensioni all’interno di squadra e società, la mancanza di comunicazione fra chi dovrebbe lavorare insieme per l’Inter. Questa scelta è prioritaria rispetto ai nomi, che ne diventano la naturale conseguenza. La curva Nord mercoledì ha votato per Zenga, ma se Zenga dovesse lavorare nelle stesse condizioni di Stramaccioni, cambierebbe poco. Klopp del Borussia Dortmund era un’idea del 2011, non riproducibile con l’Inter fuori dall’Europa. Ci sono candidature vere e autocandidature, perché l’Inter, anche fuori dall’Europa, è un sogno. È difficile immaginare che possa tornare Leonardo, viste le potenzialità del Psg. Negli ultimi giorni, è emerso con forza il nome di Pantaleo Corvino, ex Fiorentina; un mese fa si parlava di Sartori del Chievo. Forse basterebbe richiamare Oriali, per offrire un paracadute a Stramaccioni e riportare un po’ di ordine ad Appiano, ma indietro non si torna. Mourinho costa troppo; Mancini è lontano. Il momento è delicato, perché non si può sbagliare le mosse decisive. All’Inter serve un colpo di testa. Un’idea geniale per riportare l’Inter in alto».
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