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E' la prima volta che Luciano Spalletti comincia un campionato con quattro vittorie in altrettante partite, proprio come fece Roberto Mancini due stagioni fa: il Mancio arrivò fino alla quinta, per poi cadere malamente in casa contro la Fiorentina. Le vittorie della nuova Inter somigliano per certi versi a quelle targate Mancini, ma la squadra sembra ora più compatta e non più fragile come allora, tanto da riuscire a strappare tre punti a Crotone, nonostante le grandi difficoltà. Il Corriere della Sera ha analizzato la vittoria dei nerazzurri, esaltandone personalità e pazienza: "Così fanno le grandi squadre. L’Inter non lo è ancora, come ha sottolineato con forza Spalletti, però la vittoria di Crotone è di quelle pesanti. Non solo è la quarta di fila e dona, in attesa di conoscere oggi le risposte di Juventus e Napoli, lo scettro del comando della classifica ai nerazzurri, soprattutto è un successo costruito con pazienza e personalità. Ha rischiato tanto l’Inter, tenuta in corsa da Handanovic con due parate eccellenti, ma ha affondato al momento giusto, uccidendo il match nel finale con un colpo di Skriniar e il graffio del solito Perisic a tempo scaduto.
Nel setaccio di Spalletti restano tre punti - continua il quotidiano -, importanti perché filtrati dalle impurità di una partita intricata, giocata sotto ritmo, con troppi attori principali (Icardi, Candreva, Joao Mario, Gagliardini) scivolati nell'anonimato. A Crotone il Milan aveva passeggiato alla prima di campionato, in condizioni ben diverse però. Nella terra che fu di Pitagora, l’Inter è arrivata a risolvere il teorema quando la campanella stava per suonare e dopo aver rischiato di prenderle dalla formazione di Nicola, ben disposta, grintosa, ma con un limite letale per chi deve salvarsi: non ha ancora trovato un gol in questa stagione".
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