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CorSera – Inter, sei meno ‘pazza’ e hai due qualità: regolarità e identità. Spalletti…

Marco Astori

Il quotidiano analizza l'ottimo inizio di stagione dell'Inter di Luciano Spalletti

Con l'arrivo di Luciano Spalletti sulla panchina dell'Inter, quasi tutti pensavano ad una svolta, ma non in maniera così efficace e tempestiva. L'ottimo inizio di stagione, considerando anche gli ottimi risultati nel precampionato, fanno capire quanto il tecnico abbia lavorato in questi mesi, soprattutto sulla testa dei giocatori, per far tornare l'Inter a brillare. Sottolinea il Corriere della Sera, infatti: "Un avvio così non lo immaginava. Il secondo posto dell’Inter è una sorpresa anche per Luciano Spalletti. 'È bello stare lassù, ma per cambiare la mentalità di una squadra occorre tempo', è stata la sintesi dopo Benevento. L’allenatore però un grande cambiamento è riuscito a farlo. La sua Inter è meno pazza, ha mostrato anzi due qualità dimenticate: regolarità e identità. Il gioco resta da trovare, però sei vittorie su sette non arrivano per caso".

La difesa sembra essere il punto cardine della squadra, avendo subito solamente 3 reti in 7 partite, grazie soprattutto alle eccellenti prestazioni di Skriniar. "Essere secondi con la Juventus è il capolavoro dell’allenatore che dalla squadra ha spremuto il massimo, affidandosi a quattro uomini chiave: Skriniar, Borja Valero, Perisic e Icardi. L’Inter ha la miglior difesa del campionato, con appena tre reti al passivo, pur non avendo i migliori interpreti. Ha fatto la differenza Skriniar, capace di puntellare un reparto rimasto in pratica uguale a quello che nella passata stagione aveva incassato 49 reti. Ha aiutato la fortuna (6 i pali colpiti dagli avversari) e la bravura di Handanovic, ma la svolta è nel gioco di Spalletti, chiaro su un punto: 'Non voglio mai prendere gol'".

Così come il centrocampo, che non è più sbandato e in difficoltà a costruire come le scorse stagioni, grazie soprattutto all'acquisto di Borja Valero: "La difesa ben protetta è merito di un centrocampo poco mobile ma disposto al sacrificio. Spalletti si è poi battuto per trattenere Perisic. Ha trasformato il croato da finalizzatore in un corridore a tutta fascia: letale nel chiudere l’azione (3 gol segnati) e ottimo in copertura. L’Inter funziona anche in attacco. Finora ha sempre segnato, sfruttando al massimo le palle inattive. In tutte le gare, eccetto Roma, almeno una rete è nata da calcio piazzato. Così si spiega perché Icardi, che di gol ne ha realizzati 6, non trovi la porta su azione proprio dal match dell’Olimpico. Soffrono i centrocampisti, però Spalletti ne ha uno imprescindibile: Borja Valero, l’unico sempre titolare. Dopo aver messo in fila avversari minori (Roma esclusa), al rientro il tecnico avrà subito due scontri diretti con Milan e Napoli. Vincere il derby con i rossoneri significherebbe spedirli a -10 in classifica e dopo otto giornate sarebbe già un bel vantaggio in chiave Champions", conclude il quotidiano.