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CorSera – Inter, Spalletti l’incubo dei tifosi della Roma: se il grande ex dovesse vincere…

Domani il tecnico tornerà nello stadio che è stato suo per ben due volte

Marco Astori

Roma-Inter non sarà una partita come le altre per Luciano Spalletti. Il tecnico nerazzurro tornerà domani sera nello stadio che è stato suo per ben due volte, dal 2005 al 2009 e dal 2016 al 2017. I tifosi della squadra giallorossa non lo hanno salutato in maniera pacifica, come ricorda il Corriere della Sera: "Non aprite quella porta (a Luciano Spalletti). L'incubo dei tifosi giallorossi avanza verso l'Olimpico e rischia di materializzarsi domenica sera. Se l'Inter del grande e vituperato ex dovesse battere la Roma, magari infierendo su una rivale fiaccata dagli infortuni, potrebbe decidere anche il destino di Eusebio Di Francesco. Cioè il «tassello» che finora è stato risparmiato dalla contestazione che ha investito Pallotta, Monchi, Baldissoni e i giocatori. Di Francesco e Spalletti non si amano (eufemismo). Non trovarono la sintonia nella Roma 2005, quando Luciano era allenatore rampante e Eusebio team manager che faceva esperienza. Non l'hanno recuperata dopo. Di Fra non ha mai vinto sul campo: 2 pareggi e 4 sconfitte. Spalletti ha aperto una velenosa polemica due stagioni fa, dicendo che Di Francesco si era proposto alla Roma per prendere il suo posto.

Per i tifosi romanisti - che non hanno mai perdonato al tecnico di Certaldo il rapporto deteriorato con Totti - Spalletti era già in trattativa con l'Inter, pronto ad abbandonare la nave giallorossa. Spalletti è già tornato nel suo vecchio stadio da nemico: 26 agosto 2017 e vittoria nerazzurra per 3-1 (doppietta di Icardi e gol di Vecino), dopo che la Roma aveva segnato con Dzeko, colpito tre pali e si era vista negare un rigore per fallo di Skriniar su Perotti (Orsato, al Var, non segnalò nulla a Irrati). Roma-Inter è sempre sull'orlo di una crisi di nervi. La Roma ha già 9 punti di ritardo, un'altra sconfitta allontanerebbe ancor di più il quarto posto e potrebbe avere effetti dirompenti. Di Francesco è saldo sulla panchina perché non ci sono alternative convincenti (come fu invece Spalletti ai tempi di Rudi Garcia). Gli esami medici di ieri hanno confermato gli infortuni muscolari di El Shaarawy e Dzeko: il primo tornerà nel 2019, il secondo spera di rientrare per Juve-Roma del 22 dicembre, ma non ci sono certezze. Su De Rossi si prevedono ancora tempi lunghi. Perotti e Pastore, al massimo, potranno andare in panchina".

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