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E' stato bello rivedere Mourinho, un po’ meno il Chelsea. Troppo alta l’asticella per riuscire a saltare un simile ostacolo, anche se nel primo tempo l’Inter ci ha provato. Fatale è stata la ripartenza concessa a quello scatenato di Victor Moses, in occasione del gol di Oscar, e la svista commessa dall’arbitro Elfath che ha concesso agli inglesi un rigore inesistente (fallo fuori area di Pereira sul solito Moses). Alla fine sono rimaste pure 4 occasioni (Palacio, Guarin, Ranocchia, Alvarez) per far male al Chelsea, oltre al rosso a Campagnaro per un brutta entrata su Terry all’inizio del secondo tempo.
«Avevo giocato piuttosto bene nel primo, ma poi ho rovinato tutto perdendo la testa e facendomi cacciare dal campo» ha ammesso il difensore. A Walter Mazzarri niente è sfuggito. «Sino a quando siamo rimasti in undici ho visto una buonaInter, lucida e determinata, ma dobbiamo migliorare tanto perché concediamo dei contropiede che non ci possiamo permettere. Mourinho? È stato bello rivederlo: abbiamo dialogato e tra noi c’è tanta stima professionale».
Lo Special One, dopo aver ricordato che in nerazzurro ha vissuto due anni incredibili, si è limitato a «un buon test, sinoall’espulsione di Campagnaro, contro una buona Inter». Una squadra che va completata con un esterno destro di centrocampo, per riportare Nagatomo a sinistra, e con un centrocampista di qualità e quantità. Senza dimenticare Kovacic sul quale si fa grande affidamento, anche se è da escludere che il croato possa rientrare già domenica contro il Valencia.
Intanto Samuel nell’allenamento prima della sfida col Chelsea ha subito uno stiramento di secondo grado del retto femorale della coscia sinistra. Mazzarri attende altri progressi dalla squadra, e tra 15 giorni è già Coppa Italia.
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