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La vittoria contro il Salisburgo, arrivata nel finale e grazie al rigore di Lautaro per mani netto di Bidstrup sul tiro di Barella, ha permesso all'Inter di staccare il pass per gli ottavi di finale di Champions con due turni d'anticipo, cosa che non accadeva dal 2004.
"Il lavoro non è ancora completato, perché il girone è diventato una lotta a due per il primo posto, con la Real Sociedad: ma a fine novembre, nella settimana delle due sfide in casa di Juve e Napoli, l’Inter può andare a Lisbona dal derelitto Benfica con l’animo sereno, per poi giocarsi la leadership a San Siro all’ultima giornata contro i baschi, avanti per la differenza gol", sottolinea il Corriere della Sera che poi aggiunge:
"Il turnover inzaghiano, che privilegia nettamente il campionato, funziona ancora una volta, ma come a Salerno nell’unico precedente serve l’ingresso di Lautaro, in questo caso assieme a quello di Barella e Dimarco, per centrare il bersaglio grosso: la base insomma è solida, l’allargamento dell’Inter procede bene, ma quando «arrivano i nostri», l’Inter è un’altra cosa, soprattutto in area, dato che Lautaro prima del rigore decisivo colpisce anche la traversa con un bellissimo colpo di testa". "E ancora una volta i cambi scavano il solco e dopo diversi tentativi (bello un tiro di Asllani), Lautaro timbra la cartolina dalla città di Mozart: si parte per gli ottavi, con la testa (quasi) tutta sulla lotta scudetto", chiosa il quotidiano.
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