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Dalle pagine del Corriere della Sera, ancora un'analisi sul momento dell' Inter che avrà un trittico di partite fondamentali prima della sosta: "L’opera è solo a metà, ma sta venendo piuttosto bene. Partito con la sconfitta con il Parma, il mini ciclo dell’Inter ha portato poi tre vittorie che hanno fortificato il carattere e sostenuto la classifica in campionato e in Champions. Sembra paradossale, ma l’Inter è costretta ad accelerare nelle tre partite con Cagliari, Psv Eindhoven e Spal. Luciano Spalletti è uscito dalla crisi a colpi di successi, però come ha spesso ricordato «abbiamo perso troppi punti e non possiamo lasciarne altri per strada». In sintesi sa benissimo di essere obbligato a vincere fino alla sosta del 7 ottobre.
All’appello ormai non manca quasi più nessuno. Mauro Icardi è tornato al gol pure in serie A, la condizione di Radja Nainggolan migliora, Marcelo Borozovic si sta confermando, Antonio Candreva è ritrovato. Si aspetta solo il pieno recupero di Lautaro Martinez che contro il Cagliari potrebbe già essere in campo. Oltre all’argentino devono trovare la giusta continuità Keita e Matteo Politano. Spalletti ha bisogno di allargare la base a disposizione, portare tutti allo stesso livello per non avere problemi nella gestione del turnover. L’allenatore in queste settimane è apparso più elettrico del solito. Il momento richiedeva una certa ruvidezza, anche perché la stagione rischiava di prendere una brutta piega dopo le prime cinque partite di campionato. Tenere sulla corda lo spogliatoio e l’ambiente nerazzurro è il modo del tecnico di trasmettere energia, anche a scapito di godersi meno una vittoria. «Con la Fiorentina è stato un successo importante, abbiamo dimostrato che possiamo vincere partite difficili, ora sta a noi continuare così», ha spiegato Nainggolan a Sky Sport.
Condannati a vincere insomma, l’Inter e Spalletti. E torna a riaffiorare il ruolo di inizio stagione. «Noi l’anti-Juve? Ci si aspetta tanto, dipenderà da noi come andare avanti», sottolinea Nainggolan. È stato un avvio turbolento, anche con gli arbitri e soprattutto con la Var. Spalletti ha protestato con gli arbitri a Sassuolo, si è lamentato per il rigore non concesso con il Parma per la mano di Dimarco, ha pagato con una squalifica ingiusta (e poi cancellata) l’espulsione contro la Samp, si è innervositonel dopo partita con la Fiorentina, per le parole dei dirigenti viola che gridavano allo scandalo per il rigore concesso da Mazzoleni con la Var e la mancata espulsione di Asamoah. Episodi discutibili, perché a ben vedere secondo i nerazzurri il tocco di Hugo inficia la traiettoria del cross di Candreva. «Una volta che me lo danno, me lo volete pure levare... Il rigore c’era», ha detto Spalletti nel post partita con la Fiorentina.
Il passato non si cambia, il futuro si scrive, l’Inter deve continuare a correre. Battere il Cagliari e soprattutto mercoledì cercare di vincere a Eindhoven per portarsi a 6 punti nel girone e approfittare dello scontro Tottenham-Barcellona. Domani è in programma anche il cda nerazzurro: i conti sono ok per il fair play Uefa, il bilancio chiuderà con un passivo di circa 20 milioni. In campo l’ultimo bilancio è invece tornato positivo".
(Fonte: Guido De Carolis, Corriere della Sera 27/9/18)
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