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CorSera: “Jovetic? Conoscendo Mancini andrà così. A parte il celodurismo di Melo…”

Anche il Corriere della Sera mette in risalto le forti polemiche nate nello spogliatoio dell’ Inter dopo la sconfitta per opera della Lazio, che permette alle altre pretendenti di avvicinarsi considerevolmente al primo posto: “Il...

Francesco Parrone

Anche il Corriere della Sera mette in risalto le forti polemiche nate nello spogliatoio dell' Inter dopo la sconfitta per opera della Lazio, che permette alle altre pretendenti di avvicinarsi considerevolmente al primo posto: "Il paradiso è perduto? Non esageriamo, anche perché l’Inter resta con merito prima in classifica, là dove, ha detto Mancini, «avremmo messo la firma per arrivare a Natale». La sconfitta con la Lazio sembra però avere scosso l’Arcadia nerazzurra, il cui spogliatoio domenica è andato in forte ebollizione. Secondo la ricostruzione pubblicata ieri da gazzetta.it, alla fine del match ci sarebbe stato un duro litigio tra Roberto Mancini e Stevan Jovetic. Dopo un primo diverbio nell’intervallo, quando il tecnico avrebbe manifestato al montenegrino l’intenzione di toglierlo subito dal campo salvo poi lasciarlo dentro e sostituirlo dopo 13’ della ripresa, a fine partita l’attaccante si sarebbe lamentato pesantemente per la sostituzione. I toni sarebbero saliti presto: Mancio avrebbe risposto a Jovetic di pensare a giocare, Stevan avrebbe contestato le scelte dell’allenatore.

A dividere i litiganti sarebbero intervenuti Ljajic (già scontento per l’esclusione dall’undici iniziale) e Guarin, ma l’atmosfera – già elettrica per l’episodio del rigore dell’1-2 laziale provocato dall’assurdo fallo di Felipe Melo, duramente rimproverato a caldo e poi in spogliatoio dal capitano Icardi — è rimasta molto tesa. Mancini e Jovetic si rivedranno alla ripresa post natalizia tra una settimana con il ritiro di Doha, ma conoscendo la storia di Mancini, uomo di carattere non nuovo a decisi scambi di vedute con i suoi giocatori, la vicenda verrà rubricata a normale diverbio di spogliatoio, dove tutto dovrebbe restare fra le mura segrete. Sulla vicenda, il club nerazzurro in serata ha spiegato sul suo sito che «sono state ingigantite normali situazioni della vita di uno spogliatoio finendo per fantasticare su fatti mai accaduti», mentre Mancini ha chiarito la propria posizione con due tweet dal suo account @robymancio: «Abbiamo perso solo una partita. Non serve fantasticare su presunte e infondate divisioni o liti nel nostro gruppo! I ragazzi fino ad oggi sono stati grandi, siamo ancora primi in classifica!!! Forza Inter e buon Natale!».

La cosa certa è che l’atteggiamento mentale dell’Inter domenica è stato incomprensibile. A parte l’insensato celodurismodi Felipe Melo, con i suoi tackle dimostrativi cominciati molto prima dell’incredibile fallo da rigore, ha colpito la deconcentrazione generale che lo stesso Mancini ha confessato di avere notato, preoccupato, già nel riscaldamento. I successivi errori, anche suoi, hanno dimostrato che il tecnico aveva ragione. Ma perché tutto ciò in un momento tanto favorevole? Troppa pressione per la vittoria di tutte le inseguitrici? Troppa sicurezza dopo una settimana di cene e auguri? O l’effetto boomerang della selvaggia rotazione manciniana che, dopo tanti ottimi risultati, alla 17ª formazione diversa si è inceppata (e può capitare)? Quello che conta è che il caso venga dimenticato in fretta. L’Inter capolista che sogna legittimamente lo scudetto può perdere una partita, non la serenità".