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CorSera – Juve-Inter, 82 minuti di niente. Il pari va meglio ai nerazzurri, ma a San Siro…

Gianni Pampinella

Il giorno dopo Juventus-Inter, il Corriere della Sera analizza la gara che si è infiammata nei minuti finali

Il giorno dopo Juventus-Inter, andata della semifinale di Coppa Italia, il Corriere della Sera analizza la gara che si è infiammata nei minuti finali. "Ottantadue minuti di niente, né gioco, né emozioni, poi il derby d’Italia, con vista sulla finale di Coppa Italia, diventa incandescente. Un lampo di Cuadrado illude la Juventus, un rigore di Lukaku (mano di Bremer) all’ultimo respiro rimette in partita l’Inter e consente a Simone Inzaghi di tirare un sospiro di sollievo. Alla fine, come era successo in campionato, anche una indegna maxi rissa in mezzo al campo, accesa proprio da Cuadrado, che tenta di colpire Handanovic".

"Ce la saremmo risparmiata volentieri. Il pari, emozionante per il palpitante finale, ma non certo spettacolare, lascia tutto in gioco. Il traguardo, cioè la finale, è ancora aperto e si deciderà a fine aprile a San Siro, quando mancheranno i tre espulsi di questa notte prima sonnacchiosa e alla fine folle".

"La Juve non sfrutta l’onda emotiva delle otto vittorie nelle ultime nove partite. L’Inter, appesantita da tre sconfitte in fila, è legnosa e preoccupata, troppo uguale a se stessa. Due squadre attendiste in cui falliscono la prova i cecchini Vlahovic e Lautaro. Una partita sporca, ruvida, appesa al filo sottile dell’equilibrio sino al convulso finale. Il pari va meglio all’Inter, che stava sprofondando. Ma a Siro, il 26 aprile, non ci sono favoriti".

(Corriere della Sera)