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CorSera: «L’Inter non sarà  bella ma ha l’enorme potere di rendere…»

Lorenzo Roca

La vetta non fa perdere la testa a Ronerto Mancini, che resta redicatore di calma come riporta il Corriere della Sera: «Mancini continua a parlare di qualificazione in Champions come obiettivo ultimo, comandare però la serie A alla seconda...

La vetta non fa perdere la testa a Ronerto Mancini, che resta redicatore di calma come riporta il Corriere della Sera: «Mancini continua a parlare di qualificazione in Champions come obiettivo ultimo, comandare però la serie A alla seconda sosta era un sogno non contemplato neppure nei libri di fantascienza. Lo scudetto è realtà lontana, ma sempre più abbordabile. All’Olimpico di Torino, l’Inter infila nella collana il terzo successo di fila. La vittoria è a doppia firma: quella lussuosa del giovane Kondogbia, alla prima rete in campionato arrivata con una spaccata su allungo di Palacio, accanto a quella di Handanovic, fenomenale nel murare Quagliarella e così mettere la calce su un successo striminzito. Il refrain all’uscita dagli stadi è sempre lo stesso: com’è brutta l’Inter. Una verità buona solo per i più irriducibili degli zemaniani. Non è una squadra spettacolare quella assemblata da Mancini, ma ha un dna ben definito con tre segreti: rendere brutte anche le formazioni con tratti da modelle come il Torino, punire al minimo errore gli avversari e avere una difesa decisa nel mettere sotto chiave il bottino conquistato. E la granitica retroguardia fin qui ha portato 14 punti in trasferta».