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CorSera – L’Inter non vince dal ’97. Quest’anno ancora con le prime cinque…

L’ Inter ritrova il Napoli al San Paolo, nello stadio dove ha perso al 48’ della ripresa la possibilità di giocarsi la semifinale di Coppa Italia ai supplementari (o ai rigori). Era il 4 febbraio: rimessa laterale, nerazzurri in attività...

Francesco Parrone

L’ Inter ritrova il Napoli al San Paolo, nello stadio dove ha perso al 48’ della ripresa la possibilità di giocarsi la semifinale di Coppa Italia ai supplementari (o ai rigori). Era il 4 febbraio: rimessa laterale, nerazzurri in attività contemplativa, Higuain implacabile, gol e qualificazione. In 31 giorni, i nerazzurri sono migliorati: tre vittorie consecutive (Palermo, Atalanta e Cagliari) e qualificazione agli ottavi di Europa League con il Celtic. Però la sconfitta di domenica, contro la Fiorentina, ora la squadra più in forma, può avere incrinato certezze appena acquisite, mentre il pareggio con la Lazio di mercoledì scorso in Coppa Italia ha ridato fiducia al Napoli, uscito scosso dal k.o. di otto giorni fa con il Torino.

L’Inter in campionato non vince a Napoli dal 18 ottobre 1997 (2-0) e quest’anno non è ancora riuscita a battere una fra le prime cinque squadre della classifica (Juve, Roma, Napoli, Lazio e Fiorentina): 3 punti, in 6 partite. Oggi il Napoli, in una delle ultime occasioni per restare in zona Europa, con Icardi che appare recuperato; giovedì la trasferta di Wolfsburg: «Per noi è una gara dura contro una grandissima squadra, ma stavolta più che mai sarebbe importante unire il bel gioco a una vittoria contro una grande. Siamo tranquilli; dobbiamo ricordarci che siamo l’Inter soprattutto nelle in cui sembra mancare un po’ di fiducia». C’è tempo per recuperare idee ed energie ed è per questo che Mancini manderà in campo un’Inter simile a quella che ha in mente per giovedì in Germania. Anche il Napoli (senza Gargano, un ex, ma soprattutto il centrocampista più continuo nella stagione, starà fuori 15 giorni) avrà qualche pensiero europeo (giovedì la Dinamo Mosca, ma in casa) e Benitez è stato chiaro: «Mercoledì con la Lazio ho visto mentalità e intensità da Premier. È quanto ci serve per giocare con una squadra forte come l’Inter». Nonostante tutto, Mancini è animato da una solida fede nel futuro; è convinto che la stagione può ancora dare buone soddisfazioni agli interisti: «Andarmene se non ci qualifichiamo alla prossima Champions League? Si scrivono tante cose, ma il futuro dipende dal presente come squadra e come società. Il prossimo anno dipende da questo. Anche se il processo di crescita deve passare persino da partite un po’ bugiarde, il prossimo anno lotteremo per lo scudetto». Senza Salah, finito invece a Firenze: «L’abbiamo cercato, ma il Chelsea voleva Cuadrado». E poi non si può sempre rimpiangere chi ha fatto gol alla domenica (e/o al giovedì) prima.