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CorSera – L’Inter trova Osvaldo ma non il gioco. Reparto difensivo attento, Vidic…

Zero gol, zero emozioni, tanti sbadigli e pure tanto caldo (35 gradi e due time out). L’amichevole di Salonicco lascia più di una perplessità sul conto dell’Inter. Unico aspetto davvero positivo è che prima Handanovic, poi nel finale...

Francesco Parrone

Zero gol, zero emozioni, tanti sbadigli e pure tanto caldo (35 gradi e due time out). L’amichevole di Salonicco lascia più di una perplessità sul conto dell’Inter. Unico aspetto davvero positivo è che prima Handanovic, poi nel finale Carrizo, si sono limitati all’ordinaria amministrazione e hanno mantenuto la porta inviolata. Proprio come i greci del Paok, col portiere Glikos che ha rischiato di addormentarsi visto che in oltre 90 minuti la squadra di Mazzarri è andata al tiro solo una volta (Hernanes, 38’ primo tempo). «Sono contento perché siamo stati più attenti in difesa rispetto a Francoforte — ha commentato Walter Mazzarri —. Obiettivo di questa amichevole era far salire il minutaggio di quelli come Kovacic e M’ Vila per portarli in forma. Poche occasioni? Abbiamo spesso sbagliato l’ultimo passaggio». Il tecnico interista non ha rischiato Osvaldo dal primo minuto e, avendo solo Icardi a disposizione, ha schierato un attaccante e chiesto a Hernanes di giocare in appoggio all’argentino. In mezzo i soliti cinque centrocampisti: D’Ambrosio, Jonathan, M’Vila, Kovacic e Nagatomo e in difesa Ranocchia, Vidic, Juan Jesus

Discreta la fase difensiva con Vidic sempre concentrato, inesistente quella offensiva visto che nessuno dei centrocampisti, a parte Kovacic, ha mai provato a saltare un uomo e a verticalizzare per Icardi, poco e male assistito da Hernanes, ancora lontano da una discreta condizione fisica. Non bene neppure sulle corsie esterne: D’ Ambrosio e Jonathan hanno spinto poco e sbagliato tanto sulla destra, mentre Nagatomo ha navigato a vista dall’altra parte. L’ Inter ha combinato ben poco, ma ha pure rischiato poco più di niente anche se i greci del Paok sono stati un po’ più intraprendenti nel primo tempo: in ogni caso Handanovic ha dovuto fare una sola parata degna di tale nome su un diagonale di Salpingidis, dopo una fulminea ripartenza favorita da un errore di un lento e poco dinamico M’ Vila. Dopo 10 minuti del secondo tempo Mazzarri ha inserito Osvaldo, arretrato Hernanes e dirottato Jonathan al posto di D’Ambrosio, varando un 3-4-1-2. L’ex juventino — che ha scelto il numero 7, proprio come il numero delle squadre italiane in cui ha giocato — si è dato da fare entrando subito in partita anche se ha nelle gambe solo pochi giorni di preparazione. E infatti, dopo qualche spunto iniziale, ha finito per spegnersi e si è adeguato al clima della partita che di bollente ha avuto solo la temperatura esterna. A cinque giorni dal debutto dell’Inter in Europa League non c’è da preoccuparsi solo perché gli islandesi del Stjarnan sono poca cosa. Mazzarri, comunque, non si fida: «Giocare in trasferta non è mai facile: dobbiamo stare attenti».