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Inter senza bussola è il titolo dell'articolo che cerca di riassumere sul Corriere della Sera l'attuale situazione nerazzurra. In bilico tra problemi di caratura puramente tecnica e quelli più "universali", che riguardano invece il cambio di proprietà. Pensare che il cambio di proprietà potesse essere indolore era un'illusione, scrive Fabio Monti. Ricordando che se l'uscita di Moratti ha in qualche modo influenzato le prestazioni dei nerazzurri in campo, a Erick Thohir, che in occasione del derby non ha nascosto la sua passione, bisogna lasciare un po' di tempo. Il tempo necessario, per esempio, a capire la realtà italiana, i meccanismi, le esigenze primarie e quelle secondarie del club, l’atteggiamento degli arbitri, che non fischiano un rigore a favore nemmeno per sbaglio (ci sono le immagini, al di là delle opinioni e c’è la società fuori dai vertici della Lega, dettaglio da non sottovalutare, così come la vecchia ostilità di Braschi verso l’Inter), ma anche come migliorare il bilancio, senza perdere competitività, che è il vero problema di questo momento.
Perché senza competizioni europee ricostruire è ancora più difficile. Ci vorrebbero investimenti sontuosi (Moratti style), che però oggi la società non può più sostenere. Ci vorrebbe, sempre secondo Monti, anche una figura di presidente a tempo pieno, un referente tecnico con profilo chiaro, tipo Leonardo quando era al Psg, che alleggerisca il lavoro di Branca, Ausilio e dello staff tecnico.
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