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Dal Corriere della Sera un'analisi sul momento vissuto in casa Inter dove tengono banco vicende societarie: "L’obiettivo è sempre stato il terzo posto. L’Inter non ne può fare a meno, dopo un anno senza coppe e un bilancio certificato che parla di una perdita di 77 milioni. Il club deve assolutamente centrare la qualificazione in Champions, seppure entrando dalla porta di servizio, quella offerta dal terzo posto che garantisce i preliminari. È vitale per poter agganciare la ripresa e far lievitare non solo gli introiti, ma pure il potenziale tecnico. Il presidente Erick Thohir arriverà sabato a Milano e, dopo lo scontro al Franchi con la Fiorentina che potrebbe decidere molto sul piano sportivo, resterà per due settimane in Italia. In agenda il cda, la questione sponsor (il rinnovo con Pirelli è vicino per il prossimo triennio) e pure il tema delle quote societarie.
L’ex patron Massimo Moratti, che ancor detiene il 29,5% delle azioni nerazzurre, ha raffreddato l’ipotesi di una sua uscita a breve. Fino a novembre non si muoverà foglia, ma è chiaro che il futuro dell’ Inter (di sviluppo o austerity, a seconda) dipende dai 50 milioni garantiti dall’Uefa per la partecipazione alla Champions che si trascinano dietro altri 15 di milioni tra incassi e sponsor. Senza quel tesoretto la campagna acquisti estiva prevederà il sacrificio di almeno un big e l’indiziato numero uno è Icardi. Mancini ha un contratto fino a giugno 2017. Non è detto resti, ma senza la Champions la permanenza sarebbe difficilissima".
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