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CorSera – L’Inter è una bella principessa, Icardi terminale perfetto

La sua doppietta lancia i nerazzurri. Mentalità e gioco: sognare adesso si può

Francesco Parrone

Tante parole di elogio da parte del Corriere della Sera per l' Inter di De Boer, che dopo la vittoria contro la Juve si è confermata ieri al Castellani di Empoli"Sulla spinta di una domenica da leoni, l’Inter travolge l’Empoli. Il solito Icardi apre e chiude la pratica nel giro di 17 minuti: prima di testa in tuffo tra Bellusci e Laurini e poi fulminando Skorupski in uscita. Sei gol in cinque partite e seconda doppietta stagionale. Ma dietro Maurito, ora c’è una squadra. De Boer in panchina gonfia il petto. Quella con la Juventus non è stata una vittoria occasionale.

A Empoli, l’Inter conferma di aver trovato la quadratura del cerchio: Joao Mario guida le operazioni con personalità e qualità. Un leader. Da quando è entrato lui, solo vittorie. Tre su tre. Il portoghese è determinante: recupera palla nell’azione del primo gol e serve l’assist profondo a Icardi sul secondo. Ma tutta la squadra gira alla perfezione, movimenti sincronizzati e veloci: Medel è un argine davanti alla difesa e annulla l’estro di Saponara, Candreva è imprendibile sulla fascia destra, Kondogbia dà robustezza al centrocampo.

Il brutto anatroccolo nerazzurro è diventato una bella principessina anche se è difficile capire sino in fondo quanto è forte l’Inter e quanto invece è fragile l’Empoli, che affoga a centrocampo, soffre in difesa e non graffia in attacco. La squadra di Martusciello riemerge dopo mezz’ora da incubo, evitando la goleada e salvando almeno la faccia. Nella ultima ora, quando gli interisti mollano la presa, calando sul piano dell’intensità e accontentandosi di gestire il doppio vantaggio, i toscani provano a combinare qualcosa. Handanovic però è all’altezza dei compagni e per due volte alla fine del primo tempo frena l’intraprendenza del giovane Dimarco, che viene dal settore giovanile dei nerazzurri.

Per l’Inter è la terza vittoria di fila nel segno del suo bomber. Icardi è il terminale perfetto di una squadra finalmente viva. Rispetto al derby d’Italia, De Boer cambia pochissimo: Kondogbia al posto dello squalificato Banega e Perisic largo a sinistra per Eder, che domenica aveva speso moltissimo e entra nell’ultimo quarto d’ora. Il 4-3-3 nerazzurro è elastico e in fase di non possesso diventa 4-1-4-1 grazie allo straordinario lavoro sulle corsie di Candreva e Perisic. Anche gli esterni bassi, che contro la Juve avevano mostrato parecchie incertezze, stavolta funzionano.

Convince il gioco e anche l’atteggiamento mentale della squadra che non snobba l’avversario, ma lo aggredisce subito, giocando in velocità e palla a terra. Ritmo, energia, voglia. L’Inter per mezz’ora è perfetta. Da scudetto, verrebbe dire. Ma non è il caso, almeno per il momento, di allargarsi troppo. Però anche quando rallenta e decide di accontentarsi, non rischia e chiude senza subire gol, prima volta in stagione. Se la difesa tiene e Icardi (capocannoniere) continua così, tutto è possibile. La terza vittoria di fila vale il terzo posto con Roma e Chievo. Sognare, adesso, non è peccato".

(Alessandro Bocci, Corriere della Sera 22/09/16)

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