E' girato un po' tutto storto all'Inter nella gara contro il Torino. La squadra di Spalletti ha creato tanto, ma non la palla non è voluta entrare e in una delle poche occasioni dei granata ha persino preso il gol che ha decretato la sconfitta dei nerazzurri. L'Inter ha, così, buttato un'altra grossa occasione, dopo il pareggio nel derby, per macinare punti per entrare nella prossima stagione in Champions League. Le ultime due gare potevano quasi blindare la qualificazione, mentre ora i nerazzurri si ritrovano fuori dalle prime 4 posizioni. "Giocata bene e persa male. Come spesso accade a chi è troppo sicuro di sé, l’Inter getta via la chance di sorpassare la Roma, riacciuffare il terzo posto e seguire così la strada più veloce e sicura verso la Champions".
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CorSera – L’Inter riprende a farsi del male, il limite è sempre quello. A Spalletti resta…
Nonostante il buon gioco messo in campo dai nerazzurri e le tante occasioni create, sono i granata a uscire dal campo con i tre punti
L'Inter parte bene, ma non butta dentro la palla ed è la formazione di Mazzarri ad andare a segno in ripartenza. Il Torino resiste, sorretto anche da un Sirigu in grande spolvero, e l'ex Mazzarri esce dal campo con una bella rivincita sulla sua ex squadra. "La partita però l’ha persa l’Inter smarrita nel solito limite, l’incapacità di segnare con qualcuno diverso da Icardi e Perisic. Non è bastato approcciare il match con la giusta veemenza, schiacciare il Torino nella sua metà campo, tramortirlo in avvio. Dopo cinque giornate senza sconfitte, Spalletti è tornato all’antico, ha riproposto Borja Valero lasciando fuori Rafinha, un cristallo fragile per sopportare tre incontri ravvicinati. L’Inter ha dominato, ha costruito bene sulla destra con Cancelo e Candreva, si è mangiata un gol facile con Perisic, ha fatto ruggire Icardi con una grande girata respinta da Sirigu. Non si è smontata, ha asfissiato il Torino, lavorando attorno ai due tocchi di un Brozovic in stato di grazia. Ha spinto, portando Candreva a tirare da dentroefuori dall’area e Perisic a prendere una traversa alta. Ma la legge è legge: chi sciupa, prima o poi paga". Ed è stato proprio un altro ex a trafiggere l'Inter, Adem Ljajic. A inizio secondo è ancora il serbo ad avere un'altra occasione, poi va in scena il dominio nerazzurro, ma alla fine l'Inter esce dal campo battuta. "A Spalletti resta niente, se non rimpianti e la certezza di una squadra incapace di ribaltare le partite quando è in svantaggio: ci è riuscita una sola volta, a Roma. Non sempre basta il gioco, occorre la qualità e il colpo del fuoriclasse che non può essere solo Icardi. La strada per la Champions è ora più ripida e l’Inter ha ripreso il vizio di cadere e farsi male".
(Corriere della Sera)
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