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Neanche si fossero messi d’accordo, Mancini e Allegri scelgono lo stesso sistema di gioco e escludono due big del mercato estivo: Kondogbia e Dybala in panchina fanno 75 milioni congelati, come rileva il Corriere della Sera: «Ma sono ancora giovani apprendisti del grande calcio e ci può stare. Il 4-4-2 dell’Inter prevede il duo centrale Medel-Melo e le ali Brozovic-Perisic, quello della Juve gli oppone Khedira-Marchisio e Cuadrado-Pogba. Similitudini cui non seguono uguali filosofie: l’Inter si appoggia soprattutto su Jovetic nelle zone centrali; la Juve verticalizza subito, cercando la velocità di Cuadrado e Zaza. Non a caso il primo tiro, parato, è del colombiano al 4’. È però, soprattutto, una storia di uno contro uno, corridoi intasati e clangori di battaglia, con ben 4 gialli in 15’. Normale per un’Inter-Juve. Meno normale che i bianconeri lascino via via campo all’Inter. Ogni giocata di Jovetic crea punizioni o ammonizioni, Medel è ovunque, mentre Khedira e Marchisio sono sottoritmo e a sinistra la catena Evra-Pogba è quella che lega loro la palla al piede. L’Inter trova ritmo e cuore, grida al 25’ per un palla-braccio di Bonucci in area (25’), colpisce al 29’ una traversa con Brozovic da sinistra (dove Mancini lo aveva appena invertito con Perisic) e in generale mantiene una superiorità senza sbocchi per lo scarso lavoro di Icardi, che non offre sponde e non dà profondità. La Juve si accorge che deve cambiare registro e apre la ripresa più aggressiva. Ma alla fine il pari è giusto».
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