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CorSera – Mancini vuole l’Inter che ha battuto il Genoa. Brozovic torna a San Siro…

È arrivato Erick Thohir (al mattino), due mesi dopo il derby (23 novembre); è arrivato Marcelo Brozovic (in serata); Roberto Mancini spera che oggi arrivi anche la vittoria dell’Inter, dopo il sofferto 0-0 di Empoli. A San Siro c’è il...

Alessandro De Felice

È arrivato Erick Thohir (al mattino), due mesi dopo il derby (23 novembre); è arrivato Marcelo Brozovic (in serata); Roberto Mancini spera che oggi arrivi anche la vittoria dell’Inter, dopo il sofferto 0-0 di Empoli. A San Siro c’è il Torino e il lapsus del tecnico (gli è scappato «contro il Genoa») forse era addirittura voluto. Di certo rivela la speranza che la squadra possa riprodurre contro i granata, reduci dal successo di Cesena (3-2, mai avevano segnato tre gol in questo campionato), lo stesso tipo di calcio osservato due settimane fa contro i rossoblù. Genoa e Torino hanno in comune organizzazione, voglia di fare gioco, giocatori interessanti. Il 2-0 nerazzurro alla Samp mercoledì in Coppa Italia, anche se contro un avversario in dieci dal 12’ del primo tempo (e poi in nove negli ultimi 15’), ha segnalato che i nerazzurri cominciano a muoversi con una certa disinvoltura a San Siro, dove peraltro hanno raccolto soltanto 15 punti su 27 nelle nove gare del girone di andata. «Niente tabelle, ma è arrivato il momento di cambiare. Noi stiamo rincorrendo ed è difficile perché non possiamo permetterci di sbagliare». Le scelte anti-Torino non sono semplici: Campagnaro si è infortunato (polpaccio destro); Ranocchia è stato recuperato a tempo di record; Shaqiri dovrebbe partire dalla panchina dopo gli straordinari (e il gol) di mercoledì (Nagatomo ha chiuso la Coppa d’Asia con uno stiramento). Ad aumentare la necessità di far bene oggi, al di là della presenza in tribuna del presidente (riparte mercoledì, lo aspettano giorni frenetici per far tornare i conti) e delle attese del pubblico, c’è il calendario. Febbraio sarà un mese con partite dure, che si giocheranno in cinque volte su sette lontano da San Siro

Domenica il Sassuolo a Reggio Emilia; il 4 febbraio i quarti di Coppa Italia a Napoli; il Palermo in casa (domenica 8) e a seguire le trasferte di Bergamo (il 15) e Cagliari (lunedì 23), con in mezzo il Celtic a Glasgow nell’andata dei sedicesimi di Europa League (giovedì 19); chiusura il 26 in casa con gli scozzesi. Thohir ha salutato Podolski e Shaqiri, le novità, e ha fatto il punto con Mancini e dirigenti: il mercato va avanti. Uno o due giocatori arriveranno ancora, servirebbe un difensore. Osvaldo è fuori: però Mancini ha voluto chiarire che non è una questione personale: «Voglio ribadire che non ho nulla contro di lui, gli auguro di trovare la soluzione migliore». Oggi, dopo visite mediche e firma del contratto, farà la sua apparizione a San Siro anche Brozovic. Aveva giocato in quello che sta per diventare il suo stadio il 15 novembre in Italia-Croazia (1-1), nel 4-2-3-1 di Kovac, accanto a Modric. Per ora ha assicurato che «in me convivono due sensazioni contrastanti; sono felice perché sto andando all’Inter, un grandissimo club, ma sono un po’ triste perché sto lasciando la Dinamo Zagabria con cui mi sono fatto un nome e ho conquistato la nazionale». Un cuore d’oro.