Dal quotidiano il Corriere della Sera, le ultime novità sul rifinanziamento del Milan e le difficoltà con la UEFA: "L’avventura di mr Li al Milan è arrivata, questa volta per davvero, al suo momento cruciale. Aumenti di capitale, rifinanziamento, Uefa: tutto si tiene. Il rischio di perdere tutto ora è meno remoto, ma mr Li non recede da un millimetro dalla sua — al momento incomprensibile— strategia. Nonostante in molti stiano provando a convincerlo della necessità di accelerare la pratica del rifinanziamento del debito con il fondo Elliott— anche in vista della sentenza della camera giudicante dell’Uefa —, e quindi di accettare una delle proposte che l’ad Marco Fassone ha raccolto nei mesi scorsi, mr Li non intende (ancora) farlo. Almeno a breve. A confermarlo è stato ieri lo stesso Fassone, alla fine del cda (durato un’ora e mezza) che ha esaminato i conti e parlato del no dell’Uefa al settlement agreement.
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CorSera – Milan, Yonghong Li incomprensibile: gioco molto pericoloso. Espulsione macchia indelebile
Entro giugno, 40 milioni di aumento di capitale
A questo punto o mr Li ha un asso nella manica, per esempio trattative di finanziamento in corso in Asia di cui al Milan non sono a conoscenza, oppure il suo è un gioco molto pericoloso. Li sembra non intenda accettare tassi sconvenienti per un debito che ancora non è scaduto (lo sarà a ottobre), per colpa delle pressioni Uefa , che considera indebite. Anche perché in un rapporto costi/benefici, la partecipazione all’Europa League non lo compenserebbe. Ma a parte che l’esclusione dalle Coppe sarebbe una macchia indelebile per il Milan, più passa il tempo, più la posizione di Li in fase di trattativa si indebolisce e il rischio è che le condizioni proposte peggiorino, non migliorino.
E intanto deve ottemperare anche agli impegni con il Milan. «Il cda ha approvato la trimestrale, migliorativa rispetto ai budget — ha spiegato Fassone — e sono attesi aumenti di capitale complessivi per 40 milioni entro il 30 giugno: 10 in arrivo, più 30». Passo indietro: il cda ne aveva già deliberati 60. A marzo ne erano stati chiamati 37,4 per finire la stagione (di cui già versati 17,8: 11 più 6,8). Ieri il cda ha chiamato anche gli altri 20. È uno sforzo in più che si chiede a un proprietario già in difficoltà. Come si sa, se Li non dovesse farcela, il fondo Elliott si è già detto disponibile a intervenire. Ma significherebbe aumentare il debito, mettendo Li con un piede fuori dal Milan. Non a caso in queste ore si sono intensificati i rumors di un gruppo americano interessato a comprare il club, che si è rivolto a Elliott. Ma fin qui Li ha sempre pagato".
(Fonte: Arianna Ravelli, Corriere della Sera 26/5/18)
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