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Moratti è deluso, l'Inter è in piena crisi e la situazione sembra peggiorare di settimana in settimana. Il Corriere della Sera ne raccoglie lo scoramento: «Perché Massimo Moratti ha perso la pazienza? La risposta più semplice è: perché ha visto giocare l’Inter nel 2013, anno in cui ha perso sei partite su quindici tutto compreso. Oppure: perché è il presidente di una squadra che ha fatto 27 punti nelle prime dodici gare di campionato e 20 nelle successive sedici. E ancora: perché il terzo posto, che consente di giocarsi la partecipazione alla Champions League, è sempre più lontano. In realtà, dietro alle parole presidenziali (pubbliche e soprattutto private), c’è l’irritazione di chi si sente in qualche modo tradito. All’inizio della stagione del cambiamento aveva dato piena libertà di gestione a professionisti dei quali pensava di potersi fidare; invece ha dovuto prendere atto nel momento decisivo, che, tutti insieme, non sono stati all’altezza delle aspettative sue e dei tifosi. Quando sabato sera, alla cena organizzata da Gianfelice Facchetti per i 105 anni della società, Moratti ha parlato di una società «più sveglia, più pronta, più vicina, più interista», non voleva dire che cerca dirigenti con bandiera nerazzurra, ma che servono professionisti che sappiano che cosa significa lavorare nell’Inter e per l’Inter».
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