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CorSera – Moratti nella Hall of Fame. Thohir si accorge che servono rinforzi…

Francesco Parrone

Erick esterna e, intanto, Massimo Moratti riceve un prestigioso riconoscimento alla carriera. Il presidente, infatti, entra nella «Hall of Fame», premio istituito nel 2011 dalla Figc e dalla Fondazione Museo del calcio per celebrare quei...

Erick esterna e, intanto, Massimo Moratti riceve un prestigioso riconoscimento alla carriera. Il presidente, infatti, entra nella «Hall of Fame», premio istituito nel 2011 dalla Figc e dalla Fondazione Museo del calcio per celebrare quei personaggi che hanno lasciato un segno indelebile nella storia del calcio italiano in ruoli ed epoche differenti (insieme a Moratti sono entrati nella Hall Fame anche Rivera, Franco Baresi, Batistuta, Capello, Eraldo Monzeglio alla memoria e gli arbitri Gussoni e Gonella): la cerimonia di premiazione è prevista per lunedì 2 dicembre a Firenze nel Salone dei Cinquecento di Palazzo Vecchio. E, magari sarà presente pure Thohir che in attesa di venire a Milano comincia a diffondere il suo pensiero calcistico. Dunque E.T., dopo aver visto un paio di volte in tv la squadra, si è reso conto che «servono dei giocatori di fascia, ma se leggete che voglio questo o quel calciatore non è vero. In ogni caso, per ora, il mercato è chiuso in Italia e poi voglio parlarne prima con Moratti e l’allenatore». Saggia idea quella dell’indonesiano perché se il calcio è già complicato per chi ne capisce figuriamoci per quelli che arrivano da altri sport.

A Surabaya per il «Summer Investor» Thohir ha spiegato i motivi, riportati da vari quotidiani indonesiani, che l’hanno indotto a investire in un club italiano. «Meglio l’Inter che una squadra di seconda fascia altrove perché ha un nome e una grande storia in Europa e nel mondo. Nel campionato spagnolo ci sono solo due grandi società come Barcellona e Real, mentre la Premier League è dominata da Manchester United, Chelsea, Arsenal, Liverpool, tutte società che sono ancora sane dal punto di vista finanziario. E se compro un club che non ha un gran nome né una grande storia ci perdo. Perché avrei dovuto comprare azioni del West Ham?» si è chiesto il magnate indonesiano che non sembra spinto da grande passione. Quella tanto per intenderci che ha sempre accompagnato Moratti nei suoi 18 anni di presidenza. «L’Inter è un club di grande nome e c’erano le condizioni giuste per concludere l’affare» ha sottolineato Thohir che non ha escluso di vestire di nerazzurro giocatori indonesiani.