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Come diceva il replicante di «Blade Runner», ci sono cose che gli umani neanche si immaginano: navi da combattimentoin fiamme al largo dei bastioni di Orione, raggi C nel buio alle porte di Tannhäuser, José Mourinho di nuovo all’Inter.Dati reali alla mano, è solo uno scenario da fantascienza.
Poiché però lo stesso portoghese ammicca, conviene rifletterci sopra. Si può fare oppure no? Dopo aver ribadito varie volte ilsuo essere «interista per sempre» e dopo essersi fatto fotografare nel suo ufficio di Valdebebas, il quartier generale del Real Madrid, con la maglia dell’Inter sulla poltrona, ieri Mou ha buttato là un altro segnale che fa correre i brividi al partitodei nostalgici nerazzurri: «Tutti sanno che ho uno spirito avventuroso — ha detto José in occasione di una mostra a lui dedicataa Setubal, sua città natale —. Vedremo che cosa succederà: dopo Inghilterra, Portogallo, Italia e Spagna non è facile scegliereuna nuova destinazione. Forse potrebbe essere un ritorno al passato. Ci sono cose che stanno per succedere e che nessunosi immagina...».
Mourinho non è nuovo a questi giochetti verbali, ma un ulteriore dato, secondo il quotidiano Marca, fa credere che il suo tempo col Real (con cui ha un contratto fino al 30 giugno 2016) sia agli sgoccioli: alcune fonti hanno raccontato che José avrebbe informato i suoi domestici che l’1 giugno lascerà l’attuale casa nel complesso residenziale La Finca. Magari è solo per andare da un’altra parte a Madrid, ma tant’è. La somma di piccoli indizi fornirebbe, se non una prova, un allarme rosso sul suo addio alla Spagna.
Un Paese nuovo per Mou potrebbe essere la Francia, destinazione il ricchissimo Paris Saint Germain. Il ritorno a unasquadra del passato vorrebbe invece dire Chelsea o Inter. La strada che riconduce ad Appiano resta tuttavia impervia: l’uomoche nel 2010 portò l’Inter alla gloria ma fuggì senza neanche un saluto con la Champions ancora calda costerebbe a Moratti almeno 10 milioni netti oltre a una cifra monstre per costruire una squadra di alto livello che al momento l’Inter non ha.
Più realistico allora un ritorno a Londra, dove ci sono i soldi, la base tecnica è già alta e José, esonerato nel 2007, avrebbe una rivincita da prendersi. Senza contare poi l’antico sogno di José: guidare la propria nazionale. «Mi piacerebbe vincere qualcosa con il Portogallo un giorno». E siccome pare che anche su Orione cerchino un c.t. e paghino bene, è chiaro che il ritorno all’Inter sembra più un sogno dei tifosi che un obiettivo vero di Mou.
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