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CorSera – Non c’è tempo, per Mancini è la sfida più difficile di sempre

Un pareggio aveva inaugurato la stagione (0-0 con il Torino), un pareggio chiude il girone di andata dei nerazzurri. Quinto risultato utile consecutivo. Utile ma non troppo perché 26 punti sono pochi per chi aspira ad un terzo posto, scrive oggi...

Alessandro De Felice

Un pareggio aveva inaugurato la stagione (0-0 con il Torino), un pareggio chiude il girone di andata dei nerazzurri. Quinto risultato utile consecutivo. Utile ma non troppo perché 26 punti sono pochi per chi aspira ad un terzo posto, scrive oggi Fabio Monti sul Corriere della Sera. L'Empoli ha giocato un primo tempo a 100 all'ora e per questo si pensava che nel secondo tempo la squadra di Sarri avrebbe rallentato e l'Inter sarebbe riuscita a far emergere le sue qualità. Mancini, dal canto suo, non ha mai rinunciato a vincere la partita e ha finito la partita con 4 uomini offensivi. Conclude Monti: "Non è servito nemmeno il cambio di Mancini, che per accorciare la squadra, ha tolto Icardi che ha molto sofferto la compattezza avversaria, e inserito Kovacic spostando Palacio a fare la prima punta. I meccanismi di intesa fra i tre alle spalle di Icardi/Palacio sono tutti da perfezionare ed è per questo che Mancini avrebbe bisogno di tempo. Ma il tempo è pochissimo ed è per questo che il tecnico è di fronte alla sfida più difficile della sua carriera."